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31 marzo 2012

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ATTIVITÀ DI TUTELA E PROMOZIONE DELLA CONCORRENZACon riguardo ai mercati relativi ai servizi offerti in regime di serviziouniversale, PI, impresa pubblica in crescita economica negli ultimi anni anchein virtù di un’ampia diversificazione dei propri servizi postali e finanziari (iviincluso Bancoposta), tutti offerti mediante l’uso della rete postale utilizzataper l’erogazione del servizio universale, opera, in base a disposizioni di legge,in qualità di fornitore unico di tale servizio per un periodo di 15 anni. Sullabase di quanto appena richiamato, il procedimento istruttorio, in coerenza coni precedenti nazionali e comunitari, ha portato a definire in capo a PI lasussistenza di una posizione dominante nei mercati postali relativi al serviziouniversale e, in particolare, nel mercato nazionale della posta massiva.Il mercato del servizio di recapito a data e ora certa, servizio a valoreaggiunto fondato su un’applicazione tecnologica innovativa, sviluppato a partiredal 2007 da TNT, che ha effettuato negli anni investimenti volti a sviluppare unarete postale alternativa a quella di PI, ha dimensione nazionale ed è contiguo almercato della posta massiva dove tale ultimo soggetto è dominante.Nel corso del procedimento l’Autorità ha accertato una fattispecieabusiva, unica e complessa, escludente dei concorrenti e, in particolare, di TNT,consistente in una serie di condotte di PI relative tanto alle particolari modalitàprescelte di restituzione della corrispondenza dei concorrenti rinvenuta nellapropria rete postale, quanto a un’offerta selettiva e predatoria del servizio direcapito a data e ora certa commercializzato da PI, denominato PostaTime;nonché, infine, alla partecipazione di PI con offerte predatorie alle gare delComune di Milano e di Equitalia. Tali condotte sono state consideratericonducibili a un’unica strategia basata sullo sfruttamento abusivo della retepostale, consistente nell’offrire i servizi liberalizzati (recapito a data e ora certae servizio attraverso messo) a prezzi predatori senza imputare i costi connessialla rete postale utilizzata per il servizio universale.Tale sfruttamento abusivo della posizione dominante di PI, funzionale amantenere la posizione dominante sui mercati postali tradizionali, ha ostacolatolo sviluppo dei mercati liberalizzati e a valore aggiunto di recapito a data e oracerta, nonché quello delle gare bandite dal Comune di Milano e da Equitalia,aventi a oggetto il servizio di notifica attraverso messo.Con particolare riferimento alla condotta relativa alla corrispondenzadei concorrenti rinvenuta nella rete postale di PI, l’attività istruttoria haevidenziato come tale società abbia sfruttato la propria posizione dominante(e la rete integrata su cui la stessa si fonda) al fine di ostacolare i concorrenti,in particolare contattando direttamente i clienti di questi ultimi, dei qualiera stata intercettata la corrispondenza, e non l’operatore stesso, svolgendoattività di monitoraggio e reportistica su tali clienti, screditando così l’attivitàdei concorrenti, e chiedendo, per la restituzione ai clienti della posta, uncorrispettivo economico che incorporava servizi non resi molto più altorispetto a quello richiesto ai clienti di Poste Italiane stessa. Inoltre, l’attivitàistruttoria ha evidenziato come Poste Italiane, in alcuni casi, abbia posto inessere un’attività intenzionale di intercettazione della corrispondenza diclienti dei concorrenti.89

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