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31 marzo 2012

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a/da Olbia-Golfo Aranci e Porto Torres nel periodo estivo 2011 sia il risultatodi un’intesa finalizzata ad evitare un corretto confronto concorrenziale suqueste rotte.La tutela dei consumatoriNel corso del 2011 l’attività istruttoria a tutela dei consumatori ha interessato,come già in passato, settori - quali l’energia e le telecomunicazioni - oggetto diinterventi di liberalizzazione più o meno recenti, nell’ambito dei quali un’attivapolitica di tutela dei consumatori è sempre più ingrediente essenziale di un efficaceed equilibrato processo di apertura concorrenziale dei mercati. E ciò, in primoluogo, in virtù dell’evidente rapporto sinergico esistente tra l’applicazione delladisciplina antitrust e l’azione di contrasto delle pratiche commerciali suscettibilidi limitare sensibilmente - mediante l’imposizione di oneri od ostacoliingiustificati all’esercizio di diritti contrattuali - la mobilità dei consumatori equindi il grado di influenza della domanda sulla qualità e le condizionieconomiche dei beni e dei servizi offerti dalle imprese; in secondo luogo, per lafunzione complementare assolta dalla tutela del consumatore nell’inibire il ricorsoa strumenti o forme di rivalità commerciale che rischiano di compromettereseriamente - come ad esempio nel caso delle attivazioni non richieste - i principalibenefici attesi da un corretto funzionamento dei meccanismi concorrenziali.60Un secondo fenomeno valso a rafforzare la necessità di una compiutatutela dei consumatori è rappresentato dal più recente e rilevantissimo sviluppodi modalità elettroniche di conclusione di contratti commerciali. Esso offre alconsumatore una straordinaria opportunità di ampliamento delle propriepossibilità di scelta, in termini di varietà, caratteristiche e condizionieconomiche dei prodotti. Al beneficio economico derivante dalla riduzione deicosti di transazione, si affiancano i vantaggi associati alla conoscenza e allacomparazione di un più esteso numero di offerte concorrenti, frutto delladisponibilità di maggiori informazioni sull’identità e l’attività delle imprese,sulla qualità dei rispettivi servizi post-vendita e delle corrispondenti modalitàdi gestione dei rapporti contrattuali; informazioni acquisibili anche attraversostrumenti informali di comunicazione quali social network e blog.Il commercio elettronico rappresenta pertanto un potente fattore di stimoloalla crescita, alla concorrenza e all’integrazione dei mercati. Al tempo stesso, ilcarattere di impersonalità e l’accresciuta complessità delle relazioni commercialiaumentano il rischio che il consumatore, privo dei riferimenti che tradizionalmenteorientavano le proprie scelte di acquisto (esperienza personale, modelli diriferimento, conoscenza e reputazione del venditore), si trovi spesso esposto apratiche commerciali contrarie ai canoni della diligenza professionale e idonee afalsarne il comportamento economico o a condizionarne indebitamente la libertàdi scelta.Il flusso delle segnalazioni pervenute all’Autorità - oltre 35.000, metàdelle quali rientranti nell’area di tutela attribuitale dal Codice del Consumo(decreto legislativo n. 206/05) e dal decreto legislativo n. 145/2007 - dà conto

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