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31 marzo 2012

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eplicabili, in base alle normative vigenti, in quanto effettuati su animalivertebrati. Il risultato è stato che le imprese concorrenti, riunite in una TaskForce ai fini della trattativa, erano state impossibilitate a ottenere il rinnovo ditali autorizzazioni ed erano di conseguenza uscite dal mercato. Dalle evidenzeacquisite è emersa inoltre la consapevolezza di Bayer in ordine alla portataanticoncorrenziale dei propri comportamenti, integranti un grave abuso ingrado di causare un pregiudizio significativo ai consumatori, attraversol’esclusione dal mercato di alcuni dei principali concorrenti. Da tali condotteerano conseguiti, infatti, una riduzione dell’offerta complessiva di prodotti sulmercato e un successivo aumento non marginale dei prezzi di vendita alconsumatore finale. Tenuto conto della concreta portata escludente deicomportamenti di Bayer, dell’assenza di valide giustificazioni alternative edell’idoneità delle condotte a provocare un danno considerevole aiconsumatori, l’Autorità ha comminato alla società Bayer Cropscience Srl unasanzione amministrativa superiore a 5 milioni di euro.Le decisioni con impegni52Avendo riguardo ai procedimenti conclusi con impegni, merita di esseresegnalata in primis l’emersione di una linea di tendenza fortementedecrescente rispetto al passato con riferimento al numero delle relativedecisioni assunte. A fronte di 11 decisioni con impegni assunte nel 2008, di9 nel 2009 e di 13 nel 2010, nel 2011 ne sono state adottate soltanto 4.L’utilizzo dello strumento è risultato inoltre circoscritto a fattispecie dimodesta significatività sul piano concorrenziale, in cui le decisioni conimpegni, ripristinando rapidamente il corretto esplicarsi della dinamicacompetitiva, hanno apportato concreti e immediati benefici al tonoconcorrenziale del mercato. Ha trovato poi conferma un dato già emerso inpassato, ovvero il prevalente utilizzo dell’istituto delle decisioni con impegniin casi avviati per presunto abuso di posizione dominante piuttosto che perintesa restrittiva della concorrenza.In particolare, nel settore dei rifiuti, l’Autorità ha accettato e resoobbligatori gli impegni presentati dal Consorzio Nazionale Recupero e Riciclodegli Imballaggi a base Cellulosica (Comieco). L’istruttoria era stata avviata nel<strong>marzo</strong> 2010 alla luce del sistema di assegnazione dei rifiuti cartacei alle cartiereassociate al Consorzio: il meccanismo utilizzato avrebbe potuto rappresentareun’intesa restrittiva della concorrenza in quanto stabiliva pro-quota le quantitàdi rifiuti cartacei (ossia di materia prima) di ciascuna cartiera, cristallizzandole quote di mercato, anche attraverso il prezzo, stabilito in misura fissa. In baseagli impegni accettati dall’Autorità, il 40% dei rifiuti da imballaggio oggigestiti dal Consorzio, con un sistema di gestione amministrata, verrà inveceassegnato alle cartiere attraverso aste competitive, aspetto questo che hapermesso di superare le preoccupazioni concorrenziali poste alla base delprovvedimento di avvio. Per effetto di tali misure, circa l’80% dei rifiuticartacei complessivamente raccolti in Italia, per un valore di 482 milioni dieuro tra il 1999 e il 2009, circolerà liberamente, rispondendo alle ordinarie

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