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Alle origini del mito letterario di Maria Stuarda in Italia

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apertamente scopriranno quello che adesso cercano tener nascosto. Essendo<br />

passate le cose <strong>in</strong> questo modo, essi non si tenevano ancora assai sicuri <strong>di</strong><br />

questa amm<strong>in</strong>istration, non ne havendo il consenso <strong>del</strong>la Reg<strong>in</strong>a, et però la<br />

m<strong>in</strong>acciavano <strong>del</strong>la morte se non approvava con sua sottoscrittione l’acto fatto<br />

da loro <strong>del</strong>la coronation <strong>del</strong> figlo et <strong>del</strong>la election <strong>del</strong> Conte <strong>di</strong> Murray al<br />

governo <strong>del</strong> Regno. Onde trovandosi Sua Maesta prigione et essendo avvertita<br />

per cosa certa che negandolo volevano farla morire, fu costretta, per salvar la<br />

vita, sottoscrivere ciò che essi volsero, ma prese però per testimoni Georgio<br />

Douglas et Roberto Melv<strong>in</strong>gh, quali erano stati mandati a Sua Maestà per<br />

questo effetto, come la sottoscrittion che ella faceva era sforzata et contro sua<br />

voluntà, et perciò <strong>di</strong> niuno valore. Il Conte <strong>di</strong> Murray <strong>in</strong> questo tempo era<br />

ancora <strong>in</strong> Francia, dove egli era passato per f<strong>in</strong> a tanto che la congiura fatta<br />

dalli suoi complici non fussi exeguita; et la cagion <strong>del</strong> suo viaggio fu per due<br />

ragioni, l’una per levar a Sua Maestà ogni sospetto, acciocchè, non havendo da<br />

temer <strong>di</strong> lui, cadessi più facilmente nelle forze sue, l’altra per far credere al<br />

populo che la cru<strong>del</strong>tà che si usava contro la Reg<strong>in</strong>a non venissi da lui et che<br />

egli accettassi il governo solo per il publico bene, che ben sapeva che <strong>in</strong><br />

absenza gli saria dato questo carico. Et per meglio paliar questo fatto, al ritorno<br />

suo, che fu subito fatto la essecution <strong>del</strong>la impresa, f<strong>in</strong>se <strong>di</strong> far quella <strong>di</strong>fficultà<br />

<strong>in</strong> pigliar l’offizio f<strong>in</strong>tanto che fussi alla presenza <strong>del</strong>la Reg<strong>in</strong>a per haver (come<br />

egli <strong>di</strong>ceva) il libero consenso <strong>di</strong> Sua Maestà dalla propria bocca <strong>di</strong> lei; et<br />

perciò andò a trovarla nel luogo <strong>di</strong> Loclev<strong>in</strong>g dove stava prigione. Ma<br />

conoscendo egli che Sua Maestà cercava persuaderli <strong>di</strong> non accettare il<br />

governo, et che ella haveva ancora qualcehe speranza <strong>in</strong> lui, credendosi che<br />

dovessi mostrarsi verso <strong>di</strong> lei quale esso doveva per essere stimato et reputato<br />

suo fratello bastardo, abbassò la visiera replicando che egli già haveva<br />

accettato il carico, et che non era più a tempo a scusarsene. Hora si vede per<br />

questa seconda action come essi medesimi <strong>di</strong>chiararono la Reg<strong>in</strong>a <strong>in</strong>nocente<br />

<strong>del</strong> <strong>del</strong>itto appostole, perché se ella havesse commesso il tra<strong>di</strong>mento <strong>del</strong> quale<br />

impudentemente la accusano, che varria la sottoscrittione che le hanno fatto<br />

fare! Et havendo, come hanno, giu<strong>di</strong>cato Sua Maestà <strong>in</strong>nocente, non bisogna<br />

che pens<strong>in</strong>o autorizzar il proceder loro con la sottoscrittione, poiché ella è stata<br />

fatta per forza, contro voluntà <strong>di</strong> lei et per paura <strong>del</strong>la morte. Di più nella<br />

pretensa assemblea <strong>di</strong> Stati, dove la maggior parte <strong>del</strong>la nobiltà, che non si era<br />

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