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23. EQUAZIONI TOTALI E EQUAZIONI DIFFERENZIALI NON AUTONOME 123<br />

Figura 1. Lo studio di ˙x = e t−x /x, x(α) = 1, α ∈ R<br />

che è la stessa equazione di partenza e pertanto le soluzioni sono simmetriche rispetto all’origine.<br />

E’ sufficiente quindi lim<strong>it</strong>arsi al caso α ≥ 0: il grafico della soluzione con condizione iniziale α < 0 si ottiene<br />

prendendo il simmetrico rispetto all’origine di quello della soluzione con condizione iniziale −α > 0.<br />

Osserviamo che ∂xF (t, x) = 1/x − t, quindi la curva tx = 1 è una curva di nondifferenziabil<strong>it</strong>à, pertanto una<br />

soluzione con condizioni iniziali x(0) = α deve rimanere contenuta nella regione tx < 1. Inoltre nella regione<br />

tx < 1 vale il teorema di esistenza e unic<strong>it</strong>à locale, quindi l’unica soluzione corrispondente ad α = 0 è la soluzione<br />

identicamente nulla, potevamo ricavare tale condizione passando al lim<strong>it</strong>e per α → 0 in F (t, x) = log |α|:<br />

si ottiene F (t, x) ≡ −∞ da cui c ≡ 0.<br />

Nella regione di definizione, la soluzione è strettamente monotona crescente, ciò si deduce direttamente osservando<br />

che x ′ > 0 se xy < 1. In particolare, esiste un tempo 0 < tα < +∞ fin<strong>it</strong>o in cui incontra il ramo di<br />

iperbole tx = 1 nel primo quadrante e quindi risulta defin<strong>it</strong>a per −∞ ≤ t ≤ tα perché lim<strong>it</strong>ata dal basso dalla<br />

funzione identicamente nulla che non può incontrare per il teorema di esistenza e unic<strong>it</strong>à.<br />

Se esplic<strong>it</strong>iamo F (t, x) = log |α| rispetto alla variabile t otteniamo t(x) = log(|xα|)/x defin<strong>it</strong>a per x = 0. Si ha<br />

lim t(x) = ∓∞,<br />

x→0 ±<br />

indipendentemente da α. Questo implica che x = 0 è asintoto orizzontale per le soluzioni. Consideriamo il caso<br />

x > 0. Studiamo la derivata: essa è t ′ (x) = 1 − log(|αx|)/x2 , essa si annulla in un unico punto x = e/α. cui<br />

corrisponde t = α/e. Tale punto è un punto di massimo infatti si ha t ′′ 2 log(ax)−3<br />

(x) = x3 quindi t ′′ (e/α) < 0.<br />

Pertanto la funzione t :]0, e/α[→]−∞, α/e[ è strettamente crescente, quindi r<strong>it</strong>roviamo che la sua inversa, ovvero<br />

la soluzione x = x(t) sarà anch’essa strettamente crescente e, per quanto visto in precedenza, ammette asintoto<br />

orizzontale x = 0 per t → −∞.<br />

Si poteva r<strong>it</strong>rovare lo stesso risultato osservando che per 0 < x < 1, t < 0 si ha:<br />

g(t, x) = x2 x2 x2 x2<br />

= > = = f(t, x)<br />

1 − tx 1 + |t|x 1 + |t| 1 − t<br />

per ogni ε > 0 la soluzione del problema ˙y = f(t, y), y(0) = α+ε è maggiore o uguale alla soluzione del problema<br />

˙x = g(t, x) in ] − ∞, 0] (si ricordi che si sta studiando il problema all’ indietro, quindi per t < 0, è per questo<br />

che vale la stima). Si ha:<br />

¯y<br />

α<br />

−∞<br />

dy dt<br />

=<br />

= +∞<br />

y2 0 1 − t

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