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216 G. SISTEMI 2 × 2 DI EQUAZIONI ORDINARIE LINEARI DEL PRIMO ORDINE<br />

Osservazione G.4. Se b = 0 nell’equazione per ˙x non compare più l’incogn<strong>it</strong>a y, pertanto si tratta di<br />

risolvere l’equazione ordinaria ˙x = ax + f(t). Detta φ(c1, t) la sua soluzione generale (che dipenderà da una<br />

costante c1), si può sost<strong>it</strong>uire nella seconda equazione ˙y = dy + cφ(c1, t) + g(t) ottenendo un’altra equazione<br />

ordinaria dove compare la sola incogn<strong>it</strong>a y. La soluzione di quest’equazione dipenderà da due costanti c1, che<br />

compare nel termine noto, e c2.<br />

Un ragionamento del tutto analogo può essere fatto se c = 0 invertendo i ruoli di x e y.<br />

Indichiamo con A la matrice del sistema omogeneo, con B(t) i termini noti e sia H(t) la matrice che ha per<br />

colonne i coefficienti della y e B(t), ovvero:<br />

<br />

<br />

<br />

a b<br />

f(t)<br />

b f(t)<br />

A = , B(t) = , H(t) =<br />

.<br />

c d<br />

g(t)<br />

d g(t)<br />

Inoltre indicheremo con T = tr(A) = a + d la traccia di A, con D = det(A) = ad − bc il determinante di A, e<br />

con h(t) = det(H(t)) = bg(t) − df(t). Per le osservazioni precedenti, da questo momento in poi consideriamo il<br />

caso con b = 0 e c = 0.<br />

Procedura risolutiva<br />

(1) Derivazione dell’equazione nella sola incogn<strong>it</strong>a x:<br />

by = ˙x − ax − f(t)<br />

Riscrivendo il sistema dato, si ha:<br />

.<br />

˙y = cx + dy + g(t)<br />

Derivando la prima equazione, si ottiene b ˙y = ¨x − a ˙x − f ′ (t).<br />

Sost<strong>it</strong>uiamo l’espressione di ˙y ottenuta dalla seconda equazione:<br />

b(cx + dy + g(t)) = ¨x − a ˙x − f ′ (t).<br />

Riscrivendo tale espressione si ha ¨x − a ˙x − bcx − bdy − f ′ (t) − bg(t) = 0.<br />

Sost<strong>it</strong>uiamo l’espressione di by ottenuta dalla prima equazione:<br />

¨x − a ˙x − bcx − d( ˙x − ax − f(t)) − f ′ (t) − bg(t) = 0.<br />

Otteniamo quindi l’equazione nella sola variabile x:<br />

Tale equazione si riscrive come:<br />

¨x − a ˙x − bcx − d ˙x + adx + df(t) − f ′ (t) − bg(t) = 0.<br />

¨x − (a + d) ˙x + (ad − bc)x + df(t) − f ′ (t) − bg(t) = 0<br />

In notazione compatta, si ha ¨x − T ˙x + D x = ψ(t) dove ψ(t) = f ′ (t) + h(t).<br />

(2) Studio degli autovalori del sistema: L’equazione caratteristica dell’omogenea associata è quindi:<br />

λ 2 − T λ + D = 0,<br />

e le sue soluzioni sono gli autovalori della matrice A, ovvero le soluzioni di det(A − λId) = 0.<br />

Possono presentarsi i seguenti casi:<br />

(a) se T 2 −4D > 0, l’equazione caratteristica ammette due radici reali distinte λ1 = (T − √ T 2 − 4D)/2<br />

e λ2 = (T + √ T 2 − D)/2, pertanto la soluzione generale dell’omogenea associata è Φ(c1, c2, t) =<br />

c1e λ1t + c2e λ2t al variare di c1, c2 ∈ R;<br />

(b) se T 2 − 4D < 0, l’equazione caratteristica ammette due radici complesse coniugate λ1 = T + iβ<br />

e λ2 = T − iβ dove β = |T 2 − 4D|, pertanto la soluzione generale dell’omogenea associata è<br />

Φ(c1, c2, t) = c1e T t cos(βt) + c2e T t sin(βt) al variare di c1, c2 ∈ R;<br />

(c) se T 2 − 4D = 0, l’equazione caratteristica ammette una radice reale doppia λ = T pertanto la<br />

soluzione generale dell’omogenea associata è Φ(c1, c2, t) = c1e T t + c2te T t al variare di c1, c2 ∈ R.<br />

(3) Soluzione generale del sistema: Per trovare la soluzione t ↦→ x(t), è necessario sommare a<br />

Φ(c1, c2, t) una soluzione particolare xp(t) dell’equazione ¨x − T ˙x + D x = ψ(t). Tale soluzione può<br />

essere determinata con il metodo dei coefficienti indeterminati o con il metodo di variazione delle

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