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APPENDICE E<br />
Richiami sulle equazioni differenziali lineari<br />
linear<strong>it</strong>à sost. Sinonimi: auster<strong>it</strong>à, chiarezza, finezza, dr<strong>it</strong>tura, moral<strong>it</strong>à,<br />
modestia, sobrietà, geometria Vedi anche: essenzial<strong>it</strong>à, pulizia, comprensibil<strong>it</strong>à,<br />
semplic<strong>it</strong>à, purezza, squis<strong>it</strong>ezza Contrari: difficoltà Vedi anche<br />
delicatezza, scabros<strong>it</strong>à, spinos<strong>it</strong>à.<br />
Dizionario dei sinonimi e contrari.<br />
In questa sezione richiamiamo alcuni risultati sulle equazioni differenziali lineari in un K-spazio di Banach Y ,<br />
con K = R o C. Come al sol<strong>it</strong>o, il lettore può sempre pensare Y = R n . In tutta la sezione, I indicherà un<br />
intervallo di R. Cominceremo col ricordare alcuni strumenti fondamentali per la risoluzione delle equazioni<br />
differenziali ordinarie lineari.<br />
Definizione E.1 (esponenziale di matrice). Siano t ∈ R, A ∈ Matn×n(C) l’esponenziale di matrice è defin<strong>it</strong>o<br />
da e tA = (tA) j<br />
. Se A è una matrice diagonale e gli elementi sulla diagonale principale sono λ1, ..., λn, si<br />
j!<br />
j∈N<br />
ha che e tA è una matrice diagonale e gli elementi sulla diagonale principale sono eλ1t λnt , ..., e . Se P è matrice<br />
invertibile tale che P AP −1 = D sia diagonale, allora P etAP −1 = etD .<br />
Definizione E.2 (integrazione delle funzioni razionali fratte). Indichiamo con K[x] l’insieme dei polinomi<br />
a coefficienti in K. Dati N, D ∈ R[x] polinomi a coefficienti reali, una funzione razionale fratta è il quoziente<br />
f(x) = N(x)/D(x). Supponiamo che N e D non abbiano fattori comuni tra loro (altrimenti li semplifichiamo).<br />
Nella ricerca di prim<strong>it</strong>ive di f possono presentarsi due casi:<br />
(1) o il grado di D è maggiore di quello di N,<br />
(2) altrimenti se il grado di N è maggiore o uguale a quello di D è possibile eseguire la divisione tra<br />
polinomi determinando due polinomi Q, R ∈ R[x] tali che f(x) = Q(x) + R(x)/D(x). Una prim<strong>it</strong>iva<br />
di f si ha sommando una prim<strong>it</strong>iva del polinomio Q e della razionale fratta R(x)/D(x) dove il grado<br />
di R è minore di quello di D.<br />
Il problema è quindi ricondotto alla ricerca di prim<strong>it</strong>ive di f(x) = N(x)/D(x) con N, D polinomi in cui il grado<br />
di D è strettamente maggiore di quello di N e privi di fattori in comune.<br />
Supponiamo che x1, ..., xd ∈ R siano le radici reali di D, e supponiamo che α1+iβ1, α1−iβ1, ..., αh+iβh, αh−iβh ∈<br />
C \ R siano le radici complesse non reali di D. Ricordiamo che, essendo D a coefficienti reali, se c’è una radice<br />
complessa non reale, vi è anche la complessa coniugata ed entrambe hanno la stessa molteplic<strong>it</strong>à. Allora esistono<br />
costanti Akjk , Bℓ sℓ , Cℓ sℓ ∈ R tali che f si scriva come una somma fin<strong>it</strong>a formata dai seguenti termini:<br />
(1) per ogni radice reale xk di molteplic<strong>it</strong>à νk si ha il contributo:<br />
Ak1 Ak2<br />
Akνk<br />
+ + ... +<br />
x − xk (x − xk) 2 (x − xk) νk<br />
(2) per ogni coppia di radici complesse coniugate non reali αℓ + iβℓ, αℓ − iβℓ, della stessa molteplic<strong>it</strong>à µℓ<br />
si ha il contributo:<br />
Pertanto dall’uguaglianza:<br />
Bℓ 1x + Cℓ 1<br />
(x − αℓ) 2 + β 2 ℓ<br />
f(x) = N(x) Ak1<br />
=<br />
D(x) x − xk<br />
k<br />
+ <br />
ℓ<br />
+<br />
+<br />
Bℓ 2x + Cℓ 2<br />
((x − αℓ) 2 + β2 ℓ )2 + ... + Bℓ µℓx + Cℓ µℓ<br />
((x − αℓ) 2 + β2 ℓ )µℓ<br />
.<br />
Ak2<br />
+ ... +<br />
(x − xk) 2<br />
Bℓ 1x + Cℓ 1<br />
(x − αℓ) 2 + β 2 ℓ<br />
+<br />
Akνk<br />
(x − xk) νk<br />
+<br />
Bℓ 2x + Cℓ 2<br />
((x − αℓ) 2 + β2 ℓ )2 + ... + Bℓ µℓx + Cℓ µℓ<br />
((x − αℓ) 2 + β2 ℓ )µℓ<br />
.<br />
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