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CAPITOLO <strong>26</strong><br />

Lezione del giorno martedì 19 gennaio 20<strong>10</strong> (1 ora)<br />

Studi qual<strong>it</strong>ativi<br />

Esercizio <strong>26</strong>.1. Si consideri, per ogni α ∈ R, il seguente problema di Cauchy per x ≥ 0:<br />

<br />

y ′ (x) = 1 − x 2 y 2 (x),<br />

y(0) = α.<br />

Si chiede di effettuare uno studio qual<strong>it</strong>ativo delle soluzioni del problema dato al variare del parametro reale<br />

α, con particolare riguardo al lim<strong>it</strong>e per x → +∞, qualora si possa considerare, o all’eventuale presenza di un<br />

asintoto verticale. Discutere l’esistenza e l’unic<strong>it</strong>à di un valore α ∗ tale che la corrispondente soluzione y ∗ risulti<br />

monotona su [0, +∞). Si estenda infine lo studio precedente alla semiretta (−∞, 0]. Si dica se esistono soluzioni<br />

defin<strong>it</strong>e su tutto R.<br />

Svolgimento. Vale il teorema di esistenza e unic<strong>it</strong>à locale.<br />

(1) Punti a tangente orizzontale e regioni di monotonia: si ha y ′ = (1 − xy)(1 + xy) pertanto y ′ si annulla<br />

sui quattro rami delle due iperboli equilatere di equazioni xy = ±1. Per continu<strong>it</strong>à si ha che y ′ > 0<br />

nella regione connessa da essi delim<strong>it</strong>ata contenente gli assi.<br />

(2) Simmetrie: posto z(x) = −y(−x), si ha che z soddisfa la stessa equazione soddisfatta da y, pertanto<br />

se y(x) è soluzione per x ≥ 0, anche la funzione di grafico simmetrico rispetto all’origine è soluzione<br />

per x ≤ 0. Lim<strong>it</strong>iamo quindi lo studio al caso x ≥ 0.<br />

(3) Regioni invarianti: consideriamo il sistema ˙x = 1, ˙y = 1 − x 2 y 2 . Per questo sistema si ha che le<br />

due regioni connesse di piano defin<strong>it</strong>e da {|xy| > 1, x ≥ 0} sono invarianti, pertanto tali regioni sono<br />

invarianti in avanti per l’equazione di partenza e i punti della loro frontiera sono punti di massimo<br />

relativo per la soluzione. In modo analogo si ottiene che {|xy| > 1, x ≤ 0} sono invarianti all’indietro<br />

e i punti della loro frontiera sono punti di minimo per la soluzione.<br />

(4) Studio del caso α > 0, x ≥ 0: Sia α > 0, la soluzione per x > 0 è crescente e quindi incontra il ramo di<br />

iperbole nel primo quadrante nel punto di massimo (xα, yα) con 1/xα = yα > α, e poi è decrescente:<br />

quindi per x > xα essa è lim<strong>it</strong>ata dall’alto da yα e dal basso dal ramo di iperbole contenuto nel<br />

primo quadrante. Pertanto se α > 0 la soluzione è defin<strong>it</strong>a per ogni x ≥ 0. Per x > xα essa è<br />

strettamente decrescente e lim<strong>it</strong>ata dal basso e quindi ammette lim<strong>it</strong>e fin<strong>it</strong>o, pertanto deve avere un<br />

asintoto orizzontale. Poiché y ′ (x) = 1 − x 2 y(x) 2 e il lim<strong>it</strong>e per x → +∞ di questa espressione deve<br />

essere nullo, l’unica possibil<strong>it</strong>à è che si abbia y(x) → 0 + per x → +∞.<br />

(5) Studio del caso α > 0, x ≥ 0: Se α = 0, si ha y ′ (0) = 1 quindi esiste un intorno di 0 dove la soluzione<br />

è strettamente crescente, in particolare esiste ε > 0 tale che y(ε) > 0 e y ′ (ε) > 0. A questo punto<br />

l’andamento è il medesimo del caso per α > 0.<br />

(6) Studio del caso α < 0, x ≥ 0: osserviamo che il primo quadrante è una regione invariante in avanti,<br />

pertanto tutte le soluzioni che vi entrano ad un certo istante x0 > 0 vi rimangono per tutti gli istanti<br />

successivi, crescono a partire da x0 fino all’intersezione con il ramo di iperbole nel primo quadrante<br />

(che avviene nel punto (xα, yα) con xα > x0 e yα > 0 e poi decrescono asintoticamente verso 0. Poiché<br />

y ′ < 1, per x ≥ 0 la soluzione è sempre sotto alla retta y = x + α, e in particolare per α < −1 tale<br />

retta interseca il ramo di iperbole nel IV quadrante. Pertanto una soluzione con α < −1 cresce fino a<br />

toccare un punto di tale ramo di iperbole (dove ha il massimo) e poi entra in una regione invariante di<br />

decrescenza. Se avesse lim<strong>it</strong>e fin<strong>it</strong>o, esso dovrebbe essere nullo perché la soluzione dovrebbe avere un<br />

asintoto orizzontale e quindi passando al lim<strong>it</strong>e nell’equazione, si dovrebbe avere y → 0, tuttavia ciò<br />

non è consent<strong>it</strong>o per l’invarianza della regione di decrescenza, dunque il suo lim<strong>it</strong>e è −∞. È necessario<br />

stabilire se raggiunge −∞ in tempo fin<strong>it</strong>o oppure no. A tal propos<strong>it</strong>o, notiamo che per il teorema di<br />

esistenza e unic<strong>it</strong>à, esiste ε = ε(α) > 0 tale che la soluzione sia senz’altro defin<strong>it</strong>a per |x| < ε e per<br />

x > ε nell’intervallo massimale di definizione vale y ′ < 1 − ε2y2 . Consideriamo quindi la soluzione di<br />

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