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44 <strong>10</strong>. MASSIMI E MINIMI PER FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI - CONTINUAZIONE<br />

Esercizio <strong>10</strong>.6. Si determinino al variare di α ∈ R gli estremi assoluti e locali della funzione f : R2 → R<br />

defin<strong>it</strong>a da<br />

<br />

(x<br />

f(x, y) =<br />

2 + y2 ) α log(x2 + y2 )<br />

0<br />

se (x, y) = (0, 0),<br />

se (x, y) = (0, 0).<br />

Svolgimento. In coordinate polari si ha<br />

f(ρ cos θ, ρ sin θ) = 2ρ 2α log ρ =: gα(ρ)<br />

Se α = 0, si ha lim<br />

ρ→0 + g0(ρ) = −∞ e lim<br />

ρ→+∞ g0(ρ) = +∞ quindi non vi sono massimi o minimi assoluti. Si ha<br />

che esiste un intorno dell’origine dove g0 è negativa, mentre g0(0) = 0, pertanto 0 è di massimo relativo. La<br />

funzione g0 risulta strettamente crescente, per cui non vi sono altri massimi o minimi locali.<br />

Se α < 0, si ha lim<br />

ρ→0 + g0(ρ) = −∞, quindi non vi sono minimi assoluti, invece lim<br />

ρ→+∞ gα(ρ) = 0 = gα(1), pertanto<br />

vi sono massimi assoluti. Come prima, si ha che esiste un intorno dell’origine dove gα è negativa, mentre<br />

gα(0) = 0, pertanto 0 è di massimo relativo. La derivata di gα è<br />

g ′ α(ρ) = 4αρ 2α−1 log ρ + 2ρ 2α−1 = 2ρ 2α−1 (2α log ρ + 1)<br />

e si annulla solo per ρ = e−1/2α che, quindi, è di massimo assoluto. Pertanto i punti x2 + y2 = e−1/α sono punti<br />

di massimo assoluto.<br />

Se α > 0 si ha che f è continua e lim<br />

ρ→0 + gα(ρ) = 0 = g(1) e gα(ρ) ≤ 0 in un intorno di 0, quindi l’origine è<br />

un massimo relativo. Inoltre si ha lim<br />

ρ→+∞ g0(ρ) = +∞, quindi non esistono massimi assoluti. Poiché gα(0) =<br />

gα(1) = 0, si ha che esiste almeno un estremale in [0, 1]. La derivata di gα è<br />

g ′ α(ρ) = 4αρ 2α−1 log ρ + 2ρ 2α−1 = 2ρ 2α−1 (2α log ρ + 1)<br />

e si annulla solo per ρ = e −1/2α < 1 perché α > 0, quindi tale punto deve essere di minimo relativo e assoluto:<br />

infatti se fosse di massimo, sarebbe di massimo relativo per il teorema di Rolle, essendo la funzione superiormente<br />

illim<strong>it</strong>ata, dovrebbe ammettere un altro minimo (il lettore è incoraggiato a farsi un disegno qual<strong>it</strong>ativo<br />

per rendersi conto della s<strong>it</strong>uazione). Pertanto i punti x 2 + y 2 = e −1/α sono punti di minimo assoluto.

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