14 / Sez. ScientificaCaratterizzazione geochimica dei suoli dell’areaurbana di Siena ed utilizzo dei lombrichicome bioindicatoriFrancesco Nannoni*, Giuseppe Protano, Francesco RiccobonoParole chiave: elementi in traccia, suolo, lombrichi, area urbana, traffico veicolare, SienaNelle aree urbane il traffico veicolare rappresenta una delle principali fonti di inquinamento dell’ambientedi superficie, la cui chimica, in seguito alla variazione qualitativa e quantitativa dei contaminantiimmessi, è soggetta ad una continua trasformazione.Nell’area di Siena è in fase di realizzazione una ricerca geochimica finalizzata alla valutazione dell’impattodel traffico veicolare sull’ambiente di superficie attraverso la determinazione dei contenuti deglielementi in traccia in differenti comparti di esposizione: aria, suolo, organismi vegetali ed animali. Sienaè una città di dimensioni medio-piccole, dove le attività industriali sono limitate; pertanto nell’areaurbana la principale fonte di inquinanti è rappresentata dal traffico veicolare a cui, in inverno, si aggiungel’apporto fornito dal riscaldamento domestico.In questo lavoro sono riportati i risultati preliminari inerenti le concentrazioni di elementi in traccia diinteresse ambientale (per es., piombo, antimonio, cadmio, nichel, rame e zinco) in suoli ed esemplari dilombrico della specie Nicodrilus caliginosus (Savigny), campionati in siti urbani, peri-urbani ed extraurbanidella città di Siena. Nell’ambito della ricerca sono stati determinati i contenuti totali degli elementi:Cd, Co, Cr, Cu, Fe, Mn, Ni, Pb, Pd, Pt, Rh, Sb, U, Zn, nonché la loro ripartizione nelle principalifrazioni del suolo (estraibile, riducibile, ossidabile e residuale) allo scopo di definire la mobilità e labiodisponibilità delle specie chimiche di interesse. Come bioindicatori della qualità del suolo sono statiutilizzati i lombrichi poiché in grado di assorbire ed accumulare gli elementi chimici sia attraverso l’assorbimentodermale sia mediante l’ingestione delle particelle di suolo.I dati analitici prodotti hanno indicato che piombo ed antimonio sono gli elementi chimici maggiormenteinfluenzati dalla circolazione veicolare, con le più elevate concentrazioni medie registrate nei suoli urbani(Pb = 112.5 mg/kg; Sb = 5.6 mg/kg). Per cadmio, manganese, rame e zinco, nei suoli dei siti interessatidal traffico stradale, è stato riscontrato un minore incremento delle loro concentrazioni rispetto albackground geochimico locale. Per gli altri elementi chimici analizzati (cobalto, cromo, ferro, nichel,uranio e platinoidi) non è stata rilevata nessuna significativa variazione dei loro livelli nei suoli dell’areadi studio.Negli esemplari di lombrico le concentrazioni degli elementi analizzati delineano un modello di distribuzioneanalogo a quello descritto per i contenuti totali nel suolo. Zinco e cadmio sono risultati gli unicielementi bioconcentrati, con contenuti nei lombrichi che superano di circa un ordine di grandezza quellidel suolo.103
IntroduzioneNell’epoca attuale le aree urbane sono semprepiù interessate da una crescente pressioneantropica a causa dell’immissione nell’ambientedi superficie di una pluralità di contaminantiorganici ed inorganici. Per altro nelle aree urbane èconcentrata la gran parte della popolazione, con ovvieripercussioni sull’intensità del traffico veicolare esulle emissioni da riscaldamento domestico. Senzadimenticare che spesso, nelle immediate vicinanzedelle aree urbane, possono essere presenti poli industrialied importanti nodi stradali.Ad oggi, il traffico veicolare sembra rappresentare laprincipale causa di inquinamento atmosferico in moltearee urbane. I principali inquinanti prodotti dallacircolazione stradale provengono essenzialmentedai gas di scarico e dalle particelle incombuste deimezzi di trasporto, dall’usura delle varie componentiveicolari (per es., pneumatici, freni, carrozzeria) edall’abrasione del manto stradale.In particolare il traffico veicolare contribuisce all’immissionenell’ambiente di un’ampia gamma di elementiin traccia, tra cui alcuni con rilevante valenzatossicologica. Tra questi Cd, Cu, Mn, Ni, Pb, Zn sonocomunemente associati al residuo incombusto delprocesso di combustione dei carburanti [1, 2]; Cd,Cr, Fe, Pb, Sb, Zn sono immessi nell’ambiente dal deterioramentodelle componenti della struttura deiveicoli; Cd e Zn si originano per il consumo dei pneumatici,Cr, Mn, Pb e Sb dall’usura del ferodo dei freni[3, 4]; infine gli elementi del gruppo del platino, oplatinoidi (Pd, Pt e Rh), vengono liberati dal deterioramentodelle marmitte catalitiche.La deposizione sul terreno dei suddetti inquinantiinevitabilmente influenza la chimica dei suoli. Neconsegue che il suolo delle aree urbane rappresentaun importante orizzonte di intrappolamento in cuinumerose specie chimiche, tra cui gli elementi intraccia, possono accumularsi ed in successivo passaggioessere trasferite alla biosfera.Infatti, elementi chimici come piombo, antimonio,rame e zinco, possono essere assorbiti attraversomeccanismi di sorption dai colloidi del suolo (mineraliargillosi, ossidrossidi di ferro e manganese, sostanzaorganica), e quindi essere trasferiti nella retetrofica. A tal proposito è stata riscontrata la tendenzaall’accumulo di alcune specie chimiche in organismiterricoli quali lombrichi, gasteropodi ed artropodi[5, 6, 7].In considerazione dell’importante problematica ambientalesopra descritta, presso il Dipartimento diScienze Ambientali «G. Sarfatti» dell’Università degliStudi di Siena, è stata intrapresa una ricerca finalizzataalla determinazione nell’ambiente urbano eperi-urbano di Siena dei livelli e della distribuzione,nei vari comparti (aria, suolo, pianta) degli elementiin traccia legati a vario grado al traffico veicolare econ differente valenza tossicologica.Il presente lavoro riporta i risultati preliminari inerentile concentrazioni di alcuni elementi chimici(Cd, Co, Cr, Cu, Fe, Mn, Ni, Pb, Sb, U, Zn e platinoidi:Pd, Pt e Rh), in campioni di suolo ed esemplari dilombrico della specie Nicodrilus caliginosus (Savigny),prelevati nelle aree urbana, peri-urbana ed extra-urbanadi Siena. Sono stati determinati i contenutitotali dei suddetti elementi nel suolo nonché la lororipartizione nelle principali frazioni di questa matrice(estraibile, riducibile, ossidabile e residuale), alloscopo di studiarne la mobilità e la biodisponibilità.I lombrichi (Anellidi della famiglia Lumbricidae) sonostati utilizzati come bioindicatori della qualità delsuolo, poiché in grado di assorbire ed accumularegli elementi chimici sia attraverso l’assorbimentodermico sia mediante l’ingestione delle particelle disuolo [8].Materiali e metodiL’area di studio comprende il centro urbano di Sienae le zone limitrofe, peri-urbane ed extra-urbane. Sienaè una città di dimensioni medio-piccole, in cui leattività industriali sono limitate ed il traffico veicolareè stimato, in media, attorno ai 48.000 veicoli circolantiogni giorno [9]. Quindi l’apporto di inquinantinell’area urbana è riconducibile prevalentemente altraffico veicolare cui, nei mesi invernali, si aggiungonole emissioni del riscaldamento domestico.gli autoriDipartimento di Scienze Ambientali«G. Sarfatti», Unità di Ricercadi Geochimica Ambientale,Università degli Studi di Siena,via del Laterino 8, 53100 Siena, Italianannoni@unisi.it* autore per corrispondenza104
- Page 1 and 2:
00 cover_codice_armonico 5-03-2008
- Page 3 and 4:
Questo volume è stato realizzato g
- Page 5 and 6:
14. Caratterizzazione geochimica de
- Page 8:
Se dovessi pensare a quale ragione
- Page 11 and 12:
Nell’ultimo decennio è stata oss
- Page 13 and 14:
Metodi sperimentaliL’area della c
- Page 15 and 16:
5) si sono potuti osservare i rappo
- Page 17 and 18:
Relazione falda/piovositàFigura 7:
- Page 19 and 20:
Il regime idraulico originario del
- Page 21 and 22:
2 / Sez. ScientificaRisultati dell
- Page 23 and 24:
Tabella 3: Altri habitat di partico
- Page 25 and 26:
Tabella 5: Mammiferi di interesse c
- Page 27 and 28:
Tabella 7: Rettili di interesse con
- Page 29 and 30:
una bellissima cuspide di freccia i
- Page 31 and 32:
3 / Sez. ScientificaRipple marks e
- Page 33 and 34:
Figura 2: Ripple marksEsempi di rip
- Page 35 and 36:
te verticalmente tra gli strati sug
- Page 37 and 38:
fluviale, il presente studio vuole
- Page 39 and 40:
Figura 2: Localizzazione e tipi di
- Page 41 and 42:
Villa di S. Vincenzino[7]. Rutilio
- Page 43 and 44:
Figura 5: Evoluzione del drenaggio
- Page 45 and 46:
5 / Sez. DivulgativaRaccontare la s
- Page 47 and 48:
Figura 2a: Alcune vetrine (Paleonto
- Page 49 and 50:
Figura 5: Esperienza «Staticamente
- Page 51 and 52:
si traduce in una sorta di distacco
- Page 53 and 54: BiologiaLe leggi della mitosi: i ra
- Page 55 and 56: Il termine biancana è originario d
- Page 57 and 58: distrutto le suggestive cupolette d
- Page 59 and 60: areale ed avviene perplastificazion
- Page 61 and 62: del 1° Congresso regionale toscano
- Page 63 and 64: Schema dei rapporti stratigrafico-s
- Page 65 and 66: sulla catena. Il sistema catena-ava
- Page 67 and 68: 8 / Sez. ScientificaModificazioni a
- Page 69 and 70: Figure 3 e 4: Cladogramma e distrib
- Page 71 and 72: 9 / Sez. ScientificaLa xenodiversit
- Page 73 and 74: stilata la prima lista di specie no
- Page 75 and 76: Tabella 2: Numero delle specie non-
- Page 77 and 78: [5] G.H. Copp, P.G. Bianco, N.G. Bo
- Page 79 and 80: Considerando che, in questa situazi
- Page 81 and 82: chilometri di distanza dal sito pre
- Page 83 and 84: ambientale finalizzati alla creazio
- Page 85 and 86: portanti sono sicuramente la luce,
- Page 87 and 88: gistrando circa 27 ore su una video
- Page 89 and 90: RingraziamentiDesideriamo ringrazia
- Page 91 and 92: lizzato un test di impollinazione g
- Page 93 and 94: Dove sono state osservate api opera
- Page 95 and 96: 13 / Sez. ScientificaAnalisi climat
- Page 97 and 98: Figura 1: Diagrammi delle temperatu
- Page 99 and 100: Figura 4: Diagrammi delle precipita
- Page 101 and 102: Figura 8: Distribuzione delle frequ
- Page 103: zioni di breve periodo e di inserir
- Page 107 and 108: zato con una miscela di acidi ultra
- Page 109 and 110: Figura 2: Contenuti medi di Pb, Sb,
- Page 111 and 112: Pertanto i dati analitici ottenuti
- Page 113 and 114: [15] D. Salvagio Manta, M. Angelone
- Page 115 and 116: IntroduzioneLa distribuzione ed il
- Page 117 and 118: Tabella 1: Schema della procedura d
- Page 119 and 120: Figura 2: Fattori di arricchimento
- Page 121 and 122: Figura 3: Frazionamento chimico med
- Page 123 and 124: 16 / Sez. ScientificaContenuti e di
- Page 125 and 126: Figura 1: Ubicazione dei siti di ca
- Page 127 and 128: matisi dai sedimenti alluvionali pr
- Page 129 and 130: hanno mostrato una capacità di acc
- Page 131 and 132: 17 / Sez. ScientificaIl biomonitora
- Page 133 and 134: Nonostante la bontà del principio,
- Page 135 and 136: sensibilità dei cotiledoni e delle
- Page 137 and 138: Figura 6: Esempio di elaborato in f
- Page 139 and 140: 18 / Sez. ScientificaIl capriolo (C
- Page 141 and 142: Figura 1: Area di studio suddivisa
- Page 143 and 144: gue degli esemplaricon età inferio
- Page 145 and 146: dei campioni (73%) sono state misur
- Page 147 and 148: 19 / Sez. DivulgativaL’evoluzione
- Page 149 and 150: iamento evolutivo. Come si vedrà n
- Page 151 and 152: dai vari autori, anche se nella mag
- Page 153 and 154: stituita da una cattiva comprension
- Page 155 and 156:
zione scientifica tramite articoli
- Page 157 and 158:
zione naturalistica. A fronte di qu
- Page 159 and 160:
Figura 2-3: Studenti di 5a elementa
- Page 161 and 162:
21 / Sez. DivulgativaLa redazione d
- Page 163 and 164:
della Natura dei territori SIC e SI
- Page 165 and 166:
Meritano una menzione particolare l
- Page 167 and 168:
22 / Sez. ScientificaLe torbiere a
- Page 169 and 170:
era stata indicata anche per le col
- Page 171 and 172:
23 / Sez. ScientificaDall’ambient
- Page 173 and 174:
go di composti chimici. Dal punto d
- Page 175 and 176:
L’ultimo campo d’applicazione d
- Page 177 and 178:
Tabella 1: Le aree protette della P
- Page 179 and 180:
dustria siderurgica; nel parco insi
- Page 181 and 182:
clypeata, Gallinula chloropus, Fuli
- Page 183 and 184:
[9] A. Fiori, Ann. R. Ist. Sup. For
- Page 185 and 186:
adeguata segnalazione a mezzo palin
- Page 187 and 188:
26 / Sez. ScientificaPer una flora
- Page 189 and 190:
D. Antonimi, M. Antonini, A. Cecchi
- Page 191 and 192:
27 / Sez. ScientificaChiave di dete
- Page 193 and 194:
zioni più marcate alla sommità. H
- Page 195 and 196:
24. Gambo privo di calza, con evide
- Page 197 and 198:
28 / Sez. ScientificaAndar per fung
- Page 199 and 200:
guito del ritorno in ambiente marin
- Page 201 and 202:
ascomiceti marini quali Asteromyces
- Page 203 and 204:
29 / Sez. ScientificaCatture e rend
- Page 205 and 206:
Tabella 1: Confronti tra reti sulla
- Page 207 and 208:
zionale Demersali) negli anni dal 1
- Page 209 and 210:
Discussione e conclusioniFigura 6:
- Page 211 and 212:
31 / Sez. ScientificaLa metodologia
- Page 213 and 214:
essere apportati forti cambiamenti
- Page 215 and 216:
Figura 3: Rappresentazione in perce
- Page 217 and 218:
Un limite di questa metodologia è
- Page 219 and 220:
32 / Sez. ScientificaLe Secche dell
- Page 221 and 222:
spesi. Il sedimento che si deposita
- Page 223 and 224:
Figura 1: Carta batimetrica con evi
- Page 225 and 226:
Nelle figure 4-8 sonorappresentate
- Page 227 and 228:
Tabella 1226
- Page 229 and 230:
torità Portuale di Piombino, la Ca
- Page 231 and 232:
per stimolo per approfondire con se
- Page 233 and 234:
mantenere la concentrazione costant
- Page 235 and 236:
DiscussioneNel corso degli anni 200
- Page 237 and 238:
passo è quello di verificare la po
- Page 239 and 240:
punta centrale più prominente dell
- Page 241 and 242:
Tabella 2: Sintesi dell’analisi s
- Page 243 and 244:
Alpheus glaber, Calocaris macandrea
- Page 245 and 246:
do mutamento dell’ecosistema mari
- Page 247 and 248:
Figura 3: Ingrandimento dei ramuli
- Page 249 and 250:
37 / Sez. ScientificaControllo ambi
- Page 251 and 252:
la formula[11, 12]. La densità sch
- Page 253 and 254:
metodo dei valori aggiustati rispet
- Page 255 and 256:
Figura 6: Variazioni dei parametri
- Page 257 and 258:
In B. europaea la densità di popol
- Page 259 and 260:
38 / Sez. ScientificaDiversità del
- Page 261 and 262:
Materiali e metodiLe campagne di ri
- Page 263 and 264:
huxleyi, una delle specie più diff
- Page 265 and 266:
queste (figura 5b) corrisponde a qu
- Page 267 and 268:
tomee Centrales, si conferma la mag
- Page 269 and 270:
39 / Sez. DivulgativaIl pesce San P
- Page 271 and 272:
40 / Sez. DivulgativaLa mazzancolla
- Page 273 and 274:
41 / Sez. DivulgativaLe torpediniGi
- Page 275 and 276:
42 / Sez. DivulgativaCervello Umano
- Page 277 and 278:
aFigura 1: In A: neurone spinale su
- Page 279 and 280:
Queste caratteristiche evolutive ha
- Page 281 and 282:
Big brain evolved througt social so
- Page 283 and 284:
indice alfabeticodelle parole chiav
- Page 285 and 286:
MAZZANCOLLA 40MICOLOGIA MARINA 28MO
- Page 287 and 288:
indice degli EntirappresentatiA.R.P
- Page 289:
Finito di stampare nel mese di marz