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Le Secche della Meloria: un fiore all’occhiello del mare toscanole condizioni della secca a circa 30 anni dalle indaginidel Prof. Bacci.Inizialmente è stata condotta un’indagine su largascala necessaria per mappare le biocenosi dominantie successivamente sono stati condotti studi di dettagliofinalizzati alla caratterizzazione dei catini, peculiariformazioni rocciose scavate nella panchina originatesia seguito di fenomeni di ingressione marinaper erosione della beach rock [6].L’obiettivo di questo lavoro è quello di riassumere leconoscenze scientifiche dell’area per testimoniarecome questa Secca sia al tempo stesso unica, per lapresenza dei catini e rappresentativa delle biocenosipiù ricche e produttive del Mediterraneo.Inoltre verranno messe in risalto le caratteristiche perle quali attualmente il Ministero dell’Ambiente sta varandoil Decreto Istitutivo ed il Regolamento dell’AreaMarina Protetta (AMP) «Secche della Meloria».Materiali e metodiI rilevamenti finalizzati all’individuazione delle biocenosipresenti sono stati condotti nel 1996-98 utilizzandoil side scan sonar (SSS).L’indagine tramite SSS è stata effettuata trainando lostrumento alla velocità di 1,5-2 nodi lungo linee di navigazioneteoriche precedentemente definite. Il sonarè stato tarato con una frequenza di uscita di 100kHz ed un range di 50-100 metri per lato a secondadella profondità indagata.Dopo l’analisi preliminare dei sonogrammi sono stateindividuate le zone a segnale di dubbia interpretazioneed in quei casi i dati sono stati integrati con ripresesubacquee tramite R.O.V. (Remote OpertaingVehicle) ed immersioni dirette.I dati raccolti hanno consentito la realizzazione diuna carta tematica.A seguito di questa indagine erano stati rilevati molticatini e dato che essi fino ad allora erano stati descrittiin maniera superficiale gli studi successivi sonostati focalizzati alla conoscenza delle loro caratteristichemorfologiche e dei popolamenti meio e macrobentonici che li abitano.La mappatura di queste formazioni è stata condottatramite SSS utilizzando la base cartografica 1:5.000 ottenutadigitalizzando i rilievi batimentrici forniti dell’IstitutoIdrografico della Marina Militare di Genova.Il popolamento macrobentonico è stato investigatoin 15 catini prelevando il sedimento tramite operatoresubacqueo. Per ciascuna replica sono stati prelevati4 litri di sedimento. Il campione è stato setacciatosu maglia 0,5 mm, fissato in formalina tamponataall’8%, quindi sottoposto a sorting. Gli organismi sonostati determinati al più basso livello tassonomicopossibile, contati e conservati in alcool al 70%.Lo studio della meiofauna [7] è stato condotto prelevandoil sedimento tramite core di plexiglas di 3,5cm di diametro. I campioni sono stati conservati informalina al 10%. Gli organismi sono stati estratti mediantedecantazioni multiple, identificati e contati.RisultatiL’indagine condotta tramite SSS ha consentito di rilevareche la prateria di Posidonia oceanica (L.) Delilerappresenta l’elemento dominante delle Secche delleMeloria. Occupa prevalentemente la parte occidentalee sud–occidentale della secca colonizzandovaste aree dai primi metri di profondità fino alla batimetricadei 30 metri con valori di ricoprimento cheraggiungono il 60%. In prossimità della torre e nelsettore orientale della secca la prateria mostra evidentisegnali di degrado legati alla vicinanza del portoe all’azione degli ancoraggi. Le ampie distese dimatte morta, vestigia della prateria ormai scomparsa,sono colonizzate da Caulerpa racemosa (Forskal)J. Agardh, alga invasiva ad affinità calda introdotta inarcipelago toscano a metà degli anni novanta.Il coralligeno è presente ai margini esterni nel settoreoccidentale tra i 20 ed i 50 metri di profondità doveforma dei banchi colonizzati da Eunicella singularis enella parte settentrionale in corrispondenza della testadi Tramontana. Più superficialmente, nella partecentrale della secca, sono presenti delle creste rocciosecon orientamento NE SW assimilabili al coralligenodominati da poriferi, briozoi e Parazoanthus axinellae.Esso, nel sua parte W-SW degrada sul DetriticoCostiero presente con differenti facies.Sebbene scarsamente descritto, anche il corallo (Coralliumrubrum) è presente in alcuni settori dellasecca.Nell’area antistante la torre, in particolare nel settoreNW sono presenti i catini. Ne sono stati identificati27. Presentano diverse morfologie ma tutti sonoscavati nella roccia e hanno forma pseudocircolare.De Biasi e Gai [8] hanno descritto tre tipologie fondamentalisulla base dell’inclinazione delle paretiche vanno da una giacitura quasi orizzontale ad unacompletamente verticale caratterizzata talvolta dacanali di erosione che creano peculiari «terrazzi» so-219

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