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26 / Sez. ScientificaPer una flora critica dei macromicetinel territorio pisanoRoberto Narducci* 1 , Mauro Marchetti 2 , Paolo Emilio Tomei 3Parole chiave: flora micologica, macromiceti, PisaLe specie di macromiceti censite per la provincia di Pisa ammontano a oltre 1.600.Diverse entità risultanorare o in pericolo di scomparsa, tra queste una decina sono nuove anche per la Toscana e oltre uncentinaio ascrivibili alla lista rossa toscanaRicordiamo tra le altre: Amanita boudieri Barla, Battarraea phalloides (Dicks.: Pers.) Pers., Hygrocybespadicea (Scop.) P. Karst., Inocybe dunensis P.D. Orton e Xerocomus ichnusanus Alessio, Galli &Littini. Alcuni gruppi inoltre si presentano complessi e necessitano di discussione.In relazione a questo gli autori stanno lavorando, a partire dal 2006, alla compilazione di una flora criticadel territorio pisano, estremamente ricco anche per ciò che riguarda la presenza dei funghi carnosi.Apartire dalla seconda metà dell’800 fino ad oggi,sono state raccolte numerose informazionisulla componente micologica del territorio pisano.Ciò è dovuto all’interesse dimostrato principalmenteda studiosi legati all’Università di Pisa che percirca un secolo si sono occupati dello studio dei macromicetipresenti in loco. Recentemente agli studiosidel settore si sono affiancate istituzioni pubblicheinteressate alla conoscenza del territorio e sensibilisia alla salvaguardia che alla valorizzazione ambientale;l’Ente Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, l’Amministrazione Comunale di SanGiuliano Terme, ecc. hanno contribuito alla conoscenzadi questa importante componente ecosistemicacon il loro sostegno finanziario.In relazione ai dati pubblicati: le specie di macromiceticensite per la provincia di Pisa ammontano a oltre1.600, tra queste diverse entità risultano rare o inpericolo di scomparsa, una decina sono nuove per laToscana e oltre un centinaio sono ascrivibili alla listarossa toscana (Antonini e Antonini, 2006). Gli autori,a partire dal 2006, hanno iniziato l’esame critico deidiversi macromiceti presenti nel territorio pisano.Materiali e metodiIl lavoro in primo luogo prende in esame la numerosabibliografia disponibile; a tutt’oggi i lavori individuatisono precisamente i seguenti: Aa.Vv., 1858-64; Arcangeli,1889, 1892, 1895, 1899, 1911; Berlese e Peglion,1892; Mattirolo, 1896, 1903; Barsali, 1903, 1904, 1905,1906; Petri, 1909; Verona, 1932; Monti, 1976, 1979,1993; Monti e Ficini, 1980; Gorreri e Marchetti, 1991;Gremigni, 1994; Narducci e Caroti, 1996; Marchetti eGorreri, 1999; Monti et. al., 1999, 2001; Aa.Vv., 1999;Aa.Vv., 2000; Franchi et. al., 2001; Fantoni e Narducci,1999; Antonini et al., 2000; Narducci e Cecchini,2000; Narducci e Petrucci, 2000; Turco et. al., 2004;Della Maggiora et. al., 2004; Franchi e Marchetti,2004; Tomei et. al., 2005; Narducci, 2005 e 2006; Cecchinie Narducci, 2006, 2007; Franchi et. al., 2006.Parimenti si è iniziato l’esame dei materiali d’erbariogià in parte studiati da altri autori (Martinoli, 1962;186

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