13.07.2015 Views

73McpBhEE

73McpBhEE

73McpBhEE

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La metodologia CARLIT nell’ambito del monitoraggio marino costiero del litorale toscanoDiscussioneAnalizzando la costa nella sua continuità, si può notareche i livelli di sensibilità all’interno del corpo idricoA (Livorno) sono risultati più bassi nel primo tratto dicosta, cioè a ridosso del porto di Livorno. Nel complessolo stato di qualità ecologico di questo corpoidrico si posiziona ad un livello elevato, cosa insolitaper una città di queste dimensioni. Tale valore è giustificatodalla presenza di specie come Cystoseira brachycarpavar. balearica e Posidonia oceanica che corrispondonoad alti livelli di Sensitivity Level. Procedendoverso Sud, la qualità ecologica si mantiene sustandard elevato-buoni, per poi diminuire nuovamentenei centri abitati di Castiglioncello e Rosignano. Inquesti ultimi due corpi idrici è stato registrato unostato di qualità ecologico rispettivamente sufficientee scarso. Il motivo di questi risultati è la totale assenzadi specie ad alta valore di sensibilità. Tale fatto puòessere attribuito oltre agli apporti dell’impianto di depurazionedi Rosignano Solvay e di altri impianti produttivi,anche alla costruzione del recente braccio delporto turistico «Cala de’ Medici» che ha sostituito soloda pochi anni la costa originaria ed è risultato privodi forme algali ecologicamente importanti.Non essendoci lavori precedenti che descrivono lastruttura del popolamento algale presente nell’areadi Rosignano Solvay, risulta difficile cercare di capirecome tale popolamento si sia evoluto nel tempo, anchese è riconosciuto l’avanzamento del limite superioredel substrato sabbioso con conseguente scomparsadi parte delle comunità algali.Dal punto di vista ecologico, si riscontra che i popolamentimacroalgali individuati durante il monitoraggioconfermano gli studi che già erano stati fatti inquesta zona negli anni più recenti [9] e [10] e [11]. Ilpiano mesolitorale superiore è caratterizzato dallapresenza delle specie fotofile Nemalion helmintoides,Rissoella verruculosa (associazione a R. verruculosa,[12]). L’infralitorale superiore invece, presenta popolamentifotofili caratterizzati per la maggior partedal genere Laurencia sp, Dictyota sp. e le specie Padinapavonica e Acetabularia acetabulum. Nelle zonepiù antropizzate i popolamenti fotofili mesolitoralisono caratterizzati dai generi Gelidium sp., Pterocladiellasp. e Enteromorpha sp.Dove le condizioni sono più sciafile queste specie sonosostituite da un popolamento caratterizzato daCorallinacee incrostanti e da specie appartenenti aigeneri Corallina sp. e Peyssonnelia sp. situazione caratteristicaper tale tipo di ambiente [13].Studi fitobentonici che hanno interessato l’intera costalivornese e che possono essere utilizzati come riferimentoper valutare eventuali modificazioni dellastruttura dei popolamenti risalgono alla fine degli anni’60. Sostanzialmente i popolamenti superficialinon sembrano aver subito importanti modificazioniperlomeno nella parte più settentrionale dell’area investigata,che era stata oggetto anche dello studioprecedente. Le uniche differenze riscontrate sonoda riferire all’abbondanza del genere Cystoseira [14],infatti, segnala Cystoseira amentacea var. stricta(Montagne) Savageau come la specie più abbondantedella zona di «Calignaia» (corpo idrico Romito),mentre tale specie è risultata totalmente assente intutta l’area campionata. In particolare, nell’area di«Calignaia» si è registrata la presenza della sola Cystoseiracompressa che corrisponde a Sensitivity Levelpiù bassi rispetto a Cystoseira amentacea var.stricta.Per quanto riguarda l’aspetto metodologico, il CAR-LIT ha mostrato alcuni vantaggi rispetto alle altretecniche utilizzate per il monitoraggio marino costiero:non è una metodologia distruttiva, infatti si basasu tecniche visive; è veloce, visto che le specie rappresentativesono poche e facili da riconoscere; i brevitempi di lavoro in laboratorio permettono un velocetrattamento dei dati e riducono i costi totali delmonitoraggio.Lo sviluppo della cartografia e la sua georeferenziazioneè un processo piuttosto lento, ma una volta cheil GIS è stato creato può essere usato da un anno all’altrocon poche modifiche. I valori di EQR e la valutazionefinale dello stato ecologico sono veloci e facilida conseguire una volta che il GIS è stato sviluppatoe il monitoraggio sul campo è stato compiuto.Sembra però, che le sei situazioni di riferimento geomorfologicamenterilevanti siano un numero troppoesiguo per le caratteristiche morfologiche del trattodi costa oggetto di questo lavoro. Infatti, nei corpiidrici di costa alta naturale, il popolamento di Cystoseiracompressa (SL 12) è risultato assente nelle areein cui l’inclinazione della costa si avvicina ai 90 gradi.Inoltre, la specie Cystoseira brachycarpa var. balearica(SL 20) è risultata assente nelle zone di forte idrodinamismo(figura 5), come per esempio nel tratto dicosta del Romito dove era presente solo in alcunepozze riparate.Quindi, la geomorfologia della costa ha un peso rilevantesui risultati del monitoraggio, tanto che in zoneconsiderate usualmente ad alto stato ecologico (e. g.Romito), dove si attendevano valori alti di EQR, è sta-215

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!