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La redazione della Carta dello Stato di Conservazione della NaturaBibliografia[1] P.V. Arrigoni (1995), Documenti per la Cartadella vegetazione delle Cerbaie (Toscana settentrionale).Parlatorea 2: 39-71.[2] A. Bottini (1919), Sfagnologia italiana. Realeaccademia dei lincei, Roma, ser. V, 13 (1): 1-88.[3] B. Di Moisè (1959), Ricerche sulla vegetazionedell’Etruria. XII. Flora e vegetazione delle «Cerbaie»(Valdarno inferiore). Nuovo Giorn. Bot.Ital., n.s., 65: 601-745. 1958.[4] G. Ficini, A. Giordani, P.E. Tomei (1982), Potamogetonpoligonifolius Pourret (indagini sullezone umide della Toscana, XI). Atti Soc. Tosc. Sci.Nat. Mem., ser. B, 88: 337-341. 1981.[5] F. Garbari, P.E. Tomei (1982), Stato dell’ambientee prospettive di tutela dei bacini palustri diPorta, Massaciuccoli, Bientina e Fucecchio (Toscanaoccidentale). Atti tavola rotonda «La salvaguardiadei laghi e delle zone umide in Italia».A.GE.I. Roma: 265-276.[6] D. Lamberti, M. Raffaelli, G. Fiorini (1993), Illago di Sibolla in Toscana. Stato attuale del biotopoe indagine sulla sfagneta. Inf. Bot. Ital., 25:177-188.[7] R. Pichi Sermolli (1936), Gli Eriophorum dellaghetto di Sibolla. Nuovo Giorn. Bot. Ital., n.s.,45: 1-36.[8] P.E. Tomei (1976), Il bacino di Bientina ambienteumido da salvare. Riv. Arch. St. Econ. Cost.Lucca 4 (2): 27-32.[9] P.E. Tomei (1983), Le zone umide della Toscana:stato attuale delle conoscenze geobotaniche eprospettive di salvaguardia. Atti Soc. Tosc. Sci.Nat. Mem., ser. B, 89: 345-361. 1982.[10] P.E. Tomei (1985), La flora e la vegetazionedel laghetto di Sibolla. Studi ed interv. sperim. perla conserv. del laghetto di Sibolla. Min. Agric. For.Pisa: 149-177.[11] P.E. Tomei (1987), Il padule di Bientina e lasua flora. Il padule di Bientina, aspetti naturalisticied agronomici. Pisa: 57-66.[12] P.E. Tomei, M. Cenni (1986), Il Bosco diChiusi e la Paduletta di Ramone. Quad. Mus. Stor.Nat. Livorno 7: 55-79.[13] P.E. Tomei, F. Garbari (1978), Il padule diBientina, le Cerbaie e il lago di Sibolla. Nat. Mont.25 (4): 27- 33.[14] P.E. Tomei, F. Garbari (1979a), Indagini sullezone umide della Toscana. I. Il padule di Fucecchio.Lav. Soc. Ital. Biogeogr., n.s., 6: 123-144. 1976.[15] P.E. Tomei, F. Garbari (1979b), Sfagnete diS. Lorenzo a Vaccoli. In: «Gruppo di lavoro per laconservazione della Natura della Società BotanicaItaliana. Censimento dei biotopi di rilevante interessevegetazionale meritevoli di conservazione inItalia». Vol. 2, Scheda 9-42, Camerino.[16] P.E. Tomei, F. Garbari (1981), Il significatobiogeografico delle entità vegetali relitte negli ecosistemipalustri. «Problemi scientifici e tecnici dellaconservazione del patrimonio vegetale».C.N.R., AC/1/96-110: 59-62.[17] P.E. Tomei, A. Giordani (1978), Il genereDrosera in Toscana. Giorn. Bot. Ital. 112: 324.[18] P.E. Tomei, G. Longombardo, A. Lippi(1991), Specie vegetali igrofile delle zone dulciacquicoledella Toscana planiziale: aspetti floristici ebioecologici. Pacini editore, Pisa, 82 pp.[19] P.E. Tomei, G. Pistolesi (1980), Indagine sullezone umide della Toscana. III. Aspetti floristici evegetazionali del padule di Bientina. Nota preliminare.Atti Soc. Tosc. Sci. Nat. Mem., ser. B, 86:377-406. 1979.165

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