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Distribuzione, mobilità e biodisponibilità di Co, Cr, Cu, Ni, Sr e Zn nel sistema roccia-suolo-pianta in Toscana meridionaletrazioni degli elementi in traccia nella frazione estraibiledel suolo e quelle nelle radici di H. perforatum, soloper nickel e stronzio si ha una correlazione positivache sembra avere qualche influenza sul loro assorbimentoradicale. Per gli altri elementi chimici non sonoindividuabili dei trend significativi. È ipotizzabile chenelle radici vi sia un accumulo di questi elementi ingrado di mascherare le effettive relazioni presenti trala frazione biodisponibile del suolo e l’uptake radicale.Il rapporto dei contenuti di Co, Cr, Cu, Ni, Sr, Zn nelleparti aeree e nell’apparato radicale, definito fattoredi traslocazione (FT), fa emergere che lo zinco è l’elementomaggiormente traslocato verso le parti aeree(FT=1.7, in media), seguito dal rame con un fattoredi traslocazione medio di 1.4. Il comportamento diCu e Zn è conseguenza del ruolo chiave che entrambigli elementi rivestono in molteplici processi enzimaticiall’interno della cellula vegetale.Anche lo stronzio è traslocato in modo apprezzabile(FT=1.2), probabilmente per la sua somiglianza geochimicacon il calcio. Cobalto e nickel hanno, invece,contenuti nelle parti aeree più bassi di quelli nelle radici(FT rispettivamente di 0.82 e 0.74). Il cromo ècertamente l’elemento meno mobilizzato dall’H.perforatum come sta a dimostrare un fattore di traslocazionemedio pari a 0.34.ConclusioniA conclusione dell’illustrazione dei dati analitici ottenutiin questo lavoro possono essere fatte le seguenticonsiderazioni.1) Gli elementi in traccia analizzati mostrano una notevolevariabilità dei contenuti totali sia nei suoli che,soprattutto, nelle rocce. I più ampi intervalli di distribuzionedei tenori appartengono a cobalto, cromo,nickel e stronzio (da 2 a 3 ordini di grandezza), qualeconseguenza dei picchi di concentrazione nelle magmatitiultrabasiche e nelle rocce carbonatiche.2) I gain/loss degli elementi in traccia nel suolo rispettoalla roccia madre, sottolineano che gli arricchimentipiù marcati contraddistinguono i suoli consubstrato carbonatico dove si hanno valori di FA costantementesuperiori a 6 con punte fino a 83 per ilcromo. Fa eccezione lo stronzio che in questi suoli risultaimpoverito. Negli altri tipi di suolo in studio icontenuti degli elementi in traccia sono molto similia quelli presenti nella parent rock con fattori di arricchimentomedi che insistono tra 0.8 e 2.3) Gli elementi in traccia studiati hanno evidenziato 3differenti pattern di ripartizione nel suolo:i) elementi prevalentemente associati alla frazioneresiduale: Cr, Cu, Ni, Zn,ii) elementi caratterizzati da una importante aliquota,talora dominante, associata alla frazione riducibile:Co,iii) elementi caratterizzati da una importante aliquota,talora dominante, associata alla frazione estraibile: Sr.4) L’abbondanza degli elementi in traccia nell’apparatoradicale dell’H. perforatum è chiaramente influenzatadalla natura del suolo.5) Rame e zinco sono gli elementi maggiormente traslocatinelle parti aeree di questa specie vegetale,mentre il cromo è quello meno mobilizzato.Bibliografia[1] T. Sterckeman, F. Douay, D. Baize, H. Fourrier,N. Proix, C. Schvartz, Appl. Geochem. 2004,19: 89.[2] J.S. Munroe, G. Farrugia, P.C. Ryan, Catena2007, 70: 39.[3] S. Dudka, M. Piotrowska, A. Chlopecka, WaterAir Soil Pollut. 1994, 76: 333.[4] A. Kabata-Pendias,Geoderma, 2004, 122: 143.[5] I. Cattani, G. Fragoulis, R.Boccelli, E. Capri,Chemosphere 2006, 64: 1972.[6] J.S. Lee, H.T. Chon, J.S. Kim, K.W. Kim, J.Geochem. Expl. 1998, 65: 61.[7] EPA (2002). Soil and waste pH. Method 9045-D.[8] W.H. Hendershot, M. Duquette, Soil Sci. Soc.Am. J. 1986, 50: 605.[9] A. Walkley, I.A. Black, Soil Sci. 1934, 37: 29.[10] A. Tessier, P.G.C. Campbell., M. Bisson,Anal. Chem. 1979, 51: 84.[11] A.M. Ure, The Sci. of the Tot. Env. 1996,178: 3.[12] C. Gleyzes, S. Tellier, M Astruc, TrAC 2002,21: 451.[13] P. Quevauviller, G. Rauret, B. Griepink, Int.J. Env. Anal. Chem. 1993, 51: 231.[14] J.E. Mielke. Composition of the Earth’s crustend distribution of the elements. In: F.R. Siegel(ed.), Review of research of modern problems ingeochemistry, Paris: 1979.[15] C. Reimann, P. de Caritat. Chemical Elementsin the Environment. Springer-Verlag, Berlin:1998.[16] W. De Vos, T. Tarvainen. Geochemical Atlasof Europe. Part 2. Geological Survey of Finland,Espoo: 2006.121

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