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12 / Sez. ScientificaPossibile attività pronuba svolta dall’ape(Apis mellifera: Hymenoptera, Apoidea)nell’impollinazione dell’olivo (Olea europaea)Stefano Marcucci* 1 , Guido Flamini 2 , Mauro Pinzauti 1 , Mario Conidi 1 , Luciano Filippi 3 ,Gianluca Bedini 1 , Antonio Felicioli 4Parole chiave: impollinazione, Apis mellifera, Olea europaea, polline, composti volatiliIn questo lavoro è stata indagata la possibile presenza di una sindrome ape-olivo e la possibilità di verificarel’applicazione delle varie tecniche di impollinazione guidata di tipo entomofilo su questa piantacosì da incrementare il livello qualitativo e quantitativo della produzione di olive.L’esigenza di focalizzare l’attenzione sul ruolo che gli apoidei possono avere nella impollinazione dei fioridi olivo, considerati anemofili, scaturisce, in gran parte, da tre constatazioni principali. La primanasce dalla carenza e contraddittorietà della bibliografia disponibile sull’argomento. La seconda nascedal fatto che il polline di olivo ha caratteristiche intermedie tra i pollini considerati anemofili e quelliconsiderati entomofili. In fine la terza dal fatto che molti apicoltori hanno affermato e continuano adaffermare di vedere molte api posarsi sull’olivo durante la fioritura.Particolare attenzione è stata rivolta allo studio delle molecole volatili emesse dal polline e dall’interofiore di olivo. Tale studio è stato condotto mediante un gas cromatografo accoppiato ad uno spettrometrodi massa.L’efficacia dell’ape mellifica è stata valutata testando branche in fioritura in differenti condizioni diisolamento con e senza insetti.Parallelamente sono stati condotte analisi palinologiche e melissopalinologiche su mieli e scorte pollinicheprovenienti da nidi appositamente collocati negli oliveti utilizzati lungo la costa toscana.Dai risultati ottenuti, si è evidenziata, per alcune condizioni ambientali, una interessante concomitanzatra elevata frequentazione dei fiori da parte delle api mellifiche ed elevata presenza di alcuni terpenisul fiore di diverse cultivar di olivo.Questa ricerca, pur necessitando di maggiori approfondimenti, indica una reale possibilità di messa apunto di strategie e tecniche di impollinazione guidata di questa pianta così importante nell’economia,tradizione e paesaggio italiani.IntroduzioneIl fiore dell’olivo (Olea europaea L.) non è nectariferoe la pianta è comunemente considerata anemofila[1]. Nonostante questo, il polline è morfologicamenteintermedio tra i pollini delle specie consideratetipicamente anemofile e quelle consideratetipicamente entomofile [2] [3] [4]. Inoltre, a sostegnodi quest’ultima affermazione, alcune ricerche riportanoche le api (Apis mellifera L.), in particolarianni, visitano il fiore dell’olivo contribuendo alla suaimpollinazione [5] [6] [7] [8].Per investigare la possibile relazione tra l’ape e l’olivosono state condotte osservazioni dirette, è stato rea-89

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