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5 / Sez. DivulgativaRaccontare la scienzaClasse 4E Liceo Scientifico «Leonardo da Vinci», FirenzeParole chiave: didattica, scienze naturali, scuola, scuola dell’obbligo, didattica interattivaFra le scuole superiori fiorentine, il «Leonardo da Vinci» è il più antico Liceo Scientifico. Fondato nel 1924, pocodopo la riforma Gentile, possiede una ricchissima collezione scientifica, consistente in strumenti, reperti animali,vegetali ed umani, fossili, minerali, rocce etc. Dal 2003 il corso E della scuola sta procedendo al restauro ed al riordinodelle collezioni, con l’intento di realizzare un Museo Didattico-Scientifico aperto al pubblico: in quest’ottica,dal 2005 il Liceo ha aperto il Museo ed i suoi laboratori – di informatica, chimica, fisica e biologia – alle scuole elementarie medie del territorio, realizzando il «Museo Aperto», un progetto di divulgazione scientifica che prevede difar effettuare esperienze ai ragazzi della scuola dell’obbligo coadiuvati, in qualità di tutor d’aula, dagli studenti deicorsi sperimentali di Scienze, coordinati dal Conservatore del Museo, il prof. Alessandro Fei. Al momento attualepiù di 1500 alunni delle scuole, fiorentine e del comprensorio, hanno partecipato, in orario extrascolastico, alleesperienze del progetto «Museo Aperto».Come trasformare una collezione scientifica licealein un Museo Didattico-Scientifico interattivoLe Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali rivestonoun ruolo centrale nella formazione del ragazzo:fin dalla più tenera età i bambini sonoportati ad osservare il mondo naturale che li circonda,con un’attrazione spiccata verso quei fenomeniche tendono ad assumere una dimensione fantastica(il caso «dinosauri» è l’esempio più eclatante, ancheper i bambini in età prescolare). La scuola primaria èmolto sensibile a tal riguardo: fin dal primo anno sicerca di far capire quale sia il lavoro dello scienziato,ma purtroppo la carenza di spazi adibiti a svolgereesperienze obbliga i maestri a limitarsi alla visione difilmati didattici. Anche nel corso delle visite ai museiscientifici universitari – visite che, peraltro, raramentevengono effettuate nel primo ciclo – il tempo riservatoalle esperienze è limitato e si contano sulle ditadi una mano i musei che, sulla falsariga dell’Exploratoriumdi San Francisco, propongono percorsi didatticidi scoperta.Eppure le prime esperienze di didattica interattivaapplicata alle scienze sono state condotte proprio inItalia, a seguito dell’intuizione geniale di Luigi Bombicci(1833-1903): nel 1884 il grande naturalista decidedi realizzare un Museo Didattico Scientifico 1 chein novanta cassetti raccoglie «piccoli oggetti attinentiai tre regni della Natura e che riguardi le necessitàumane del vestire, del mangiare e dell’abitare», con loscopo precipuo di «far circolanti, come lo sono i libridi una biblioteca, e da cantonale a cantonale 2 , quindida classe a classe, i cassetti delle novanta collezioni».L’iniziativa riscuote un tale successo da essere premiatacon una medaglia d’oro all’Esposizione Italianadi Torino nel 1898, con un’altra medaglia d’oro all’EsposizioneAgricola di Villa Borghese a Roma nel1899 ed un’altra ancora, molto più prestigiosa, nell’ambitodell’Esposizione Universale di Parigi del1900.Anche se molte scuole recepiscono l’idea di Bombic-44

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