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Caratterizzazione geochimica dei suoli dell’area urbana di Siena ed utilizzo dei lombrichi come bioindicatoriconcentrazioni rispetto al background geochimico èverosimilmente dovuto alla dispersione a vasta scaladi questo elemento.Dal confronto con i dati di letteratura si deduce chele concentrazioni di piombo misurate nei suoli dell’areaurbana e peri-urbana sono significativamente inferioria quanto rilevato in altre città italiane di medio-grandidimensioni. Per esempio nell’area urbanadi Palermo la presenza di piombo nel suolo è risultata,in media, di 253 mg/kg [15], mentre un tenoremedio pari a 262 mg/kg è stato trovato a Napoli, insuoli di aree urbane trafficate [16].Nei campioni di suolo la distribuzione delle concentrazionidi antimonio è simile a quella descritta per ilpiombo (figura 2). I più bassi contenuti dell’elemento,tra 0.8 e 1.3 mg/kg, sono stati misurati nei suoliextra-urbani. Da contenuti intorno a 1 mg/kg, prossimial background, la presenza dell’antimonio crescenei suoli delle aree verdi cittadine (1.9 mg/kg, in media),raggiungendo la massima concentrazione neisuoli peri-urbani e urbani, con tenori medi rispettivamentedi 3.7 e 5.6 mg/kg.Nel dettaglio, nell’area peri-urbana i suoli mostranoconcentrazioni di antimonio generalmente compresetra 1.5 e 4 mg/kg, con un FA di 3.5. Più elevata è la presenzadell’elemento nei suoli del settore urbano, convalori compresi tra 1.5 e 14.8 mg/kg, ed un FA di 5.3.Poiché l’input di antimonio derivante dal traffico è legatoprincipalmente al deterioramento di alcunecomponenti della struttura veicolare e dall’usura delferodo dei freni, la distribuzione dell’elemento nelsuolo, come descritto per il piombo, è essenzialmenteespressione dei tempi di «esposizione» dei suoli altraffico e delle modalità di circolazione degli autoveicoli.Come ulteriore conferma, i livelli più elevati diantimonio (>7 mg/kg) sono stati trovati nei suoli prelevatiin prossimità degli incroci nell’area urbana.Analoghi livelli di antimonio sono stati misurati neisuoli urbani di Palermo, con una presenza media di3.7 mg/kg, e massimi di concentrazione di 27.5mg/kg [15].Gruppo 2: cadmio, manganese, rame e zincoNei suoli studiati le concentrazioni di cadmio, manganese,rame e zinco mostrano una distribuzione simile,che appare debolmente influenzata dagli inputderivanti dal traffico veicolare. D’altra parte, l’origine«veicolare» di questi elementi è nota, dato che sonoassociati alla frazione incombusta dei carburantinonché presenti nei pneumatici ed in varie componentidegli autoveicoli.I contenuti più elevati dei suddetti elementi contraddistinguonoi suoli delle aree peri-urbane ed urbane,con livelli medi rispettivamente di 0.22 e 0.26 mg/kgper il cadmio, 101.1 e 127.7 mg/kg per lo zinco (figura2), 48.4 e 46.6 mg/kg per il rame, 764.7 e 632.9mg/kg per il manganese. Si tratta, nel complesso, dilivelli leggermente più elevati (FA compresi tra 1.1 e1.6) dei contenuti medi di questi elementi nei suoliprelevati nei siti extra-urbani (Cd = 0.16 mg/kg, Zn =79.1 mg/kg, Cu = 39.2 mg/kg, Mn = 604.4 mg/kg).Gruppo 3: cobalto, cromo, ferro, nichel, uranio eplatinoidi (Pd, Pt, Rh)Per cobalto, cromo, ferro, nichel ed uranio non sonostate riscontrate significative differenze di concentrazionetra i suoli raccolti nelle varie zone interessateda un diverso impatto antropico (figura 2). Infattila presenza di questi elementi nel suolo rimane pressochéuniforme al variare dell’intensità del trafficoveicolare, con FA intorno a 1. Ne consegue che questielementi sono da considerarsi geogenici, ovveroelementi la cui abbondanza nel suolo è essenzialmentelegata a fattori naturali, quali la geochimica ela mineralogia del substrato litologico nonché l’esitodei processi pedogenetici e di weathering.A questo gruppo appartengono anche i platinoidi(palladio, platino e rodio), poiché anche per questielementi è stata riscontrata un’uniformità delle concentrazioninei suoli analizzati. Questo aspetto sembrerebbenon congruente con il fatto che nell’ultimodecennio, soprattutto nelle aree urbane, le concentrazionidi questi elementi nel suolo sono significativamenteaumentate in relazione al loro utilizzo nellemarmitte catalitiche. Tuttavia va ricordato che inquesto studio la profondità di campionamento delsuolo è stata di 20 cm, mentre in letteratura è riportatoche i platinoidi sono concentrati essenzialmentenei primi 2 cm [17].Attualmente è in corso di realizzazione una ricercaper determinare la distribuzione dei platinoidi nelprofilo del suolo.Frazionamento chimico nel suoloDi seguito sono commentati i risultati dello studiodel frazionamento chimico di alcuni elementi in tracciadi interesse, finalizzato alla definizione del lorocomportamento nel suolo, in termini di mobilità ebiodisponibilità. A riguardo l’attenzione è stata focalizzatasu piombo ed antimonio, elementi che, come107

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