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Il comportamento di ovoposizione nella vespa sociale Polistes dominulus: preliminari indizi di un comportamento ritmicoFigura 2: Distribuzione degli orari di deposizione.Gli istogrammi corrispondono al numero di deposizioniosservate. Ogni intervallo di 15° d’arcocorrisponde a 1 ora. Un arco all’esterno del cerchioindica l’orario medio (raggio del cerchio) el’intervallo di confidenza al 95%. La scala differiscenei vari grafici a causa della diversa dimensionedei campioni. I dati sono cumulati per le 20 colonieosservate. L’assenza dell’intervallo di confidenzaindica la non affidabilità del parametro,poiché calcolato a partire da una distribuzionestatisticamente uniforme delle osservazioni delcampione.DiscussioneI risultati mostrano che l’attività di deposizione avvienelungo tutto l’arco delle ventiquattro ore, ma nonrisulta uniformemente distribuita, concentrandosinelle ore del mattino, approssimativamente dalle ore6 alle ore 12.Nessuna differenza è riscontrabile inoltre tra i patternrelativi a vespe di vario rango (alfa, fondatrici subordinate,operaie). La nostra indagine mette dunquein evidenza la presenza di un’attività di ovoposizionerelativamente concentrata nel tempo, e non influenzatada fattori legati all’individuo, come il suorango.Questi dati mettono in luce l’esistenza di una preferenzanel periodo di deposizione durante la giornata.È ipotizzabile quindi che esista un ritmo endogenoche influenzi l’attività di deposizione, probabilmenteaccoppiato ad un sistema di regolazione esterno. L’esistenzadi tali meccanismi nel determinare varie attivitàche si presentano con pattern temporali cicliciè stata discussa e dimostrata fin da tempo [1,2]. Taleeventualità andrebbe tuttavia sottoposta a controllosperimentale, osservando l’attività di ovoposizionein totale e prolungata oscurità.Riteniamo inoltre opportuno fare una precisazione.L’ora esatta di maggior attività di deposizione, chepotrebbe essere estrapolata dai nostri dati, è a nostroavviso poco importante. Si tratta, infatti, di uno studiocondotto in laboratorio, e le condizioni sperimentalipotrebbero differire in qualche maniera dallecondizioni ambientali, rendendo inaffidabile il valoreesatto dell’ora in cui avviene la maggior parte delledeposizioni. Inoltre, lo sforzo di campionamento èstato lievemente minore proprio in una parte del periodoin cui le vespe risultano deporre di più; questopotrebbe spostare in una certa misura l’ora esatta delpicco di deposizioni.I nostri studi suggeriscono quindi la necessità di approfondirel’analisi, allargando il database delle registrazionidel comportamento (che permetterebbe adesempio di avere maggiori dati sulla ovoposizionedelle operaie) nonché ripetendo l’esperimento incondizioni differenti. Oltre alla totale e prolungataoscurità sarebbe infatti interessante anche valutarecome variazioni di fattori fisici (temperatura, umidità)o sociali (condizione della colonia quali produttività,presenza di conflitti in corso, stadio del ciclo vitale)possano influenzare il pattern di deposizione danoi evidenziato. Riteniamo dunque che future ricerchedebbano spingersi in tali direzioni.Per il momento i nostri dati possono essere utili nellafutura pianificazione di esperimenti che abbiano comeoggetto il comportamento di deposizione. Saperequando è più probabile osservare un comportamentoche intendiamo analizzare può permettere un rilevanterisparmio di tempo e risorse, e nel caso di registrazionedi comportamenti imprevedibili (a priori)come l’ovoposizione il risparmio può essere ancheingente.87

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