Studio sulla popolazione e sulle abitudini alimentari di Galeus melastomus (Rafinesque, 1810) nel Mar Ligure Sud-orientaleTabella 1: Indici di biomassa medi (kg/km 2 ) perogni strato batimetrico.PROFONDITÀ(m)INDICE DIBIOMASSAd.s.0-50 0 050-100 0 0100-150 0 0150-200 0 0200-250 0 0250-300 0,64 0,45300-350 15,02 10,62350-400 50,04 63,16400-450 51,72 9,61450-500 116,4 80,96500-550 93,5 59,37550-600 156,16 139,86600-650 62,82 88,85RisultatiGaleus Melastomus ha dimostrato un’ampia distribuzionenel bacino Ligure Sud-orientale e nelle campagnedi pesca a strascico è stato catturato nell’intervallobatimetrico compreso da 250 fino a 650 m, anchese le catture più consistenti sono avvenute tra450 e 600 m. Nella tabella 1 sono riportati gli indici dibiomassa espressi in kg/km 2 e le relative deviazionistandard per intervalli batimetrici di 50 m.L’analisi degli indici di biomassa e di densità ha consentitodi disegnare le carte di figura 3. Le carte cosiottenute mostrano alcune differenze poiché i maggioricontributi di biomassa sono stati individuati aprofondità più elevate, mentre i valori più alti di densitàsono relativi a due aree meno profonde.L’analisi delle taglie ha evidenziato una distribuzionespaziale piuttosto diversa tra individui classificati comegrandi e piccoli, ed ha anche consentito di individuaredue aree di concentrazione dei giovani localizzatea Nord dell’Isola di Capraia.I contenuti gastrici di G. melastomus hanno presentatouna elevata diversità nell’alimentazione, essendostate riscontrate 46 categorie di prede, anche seFigura 2: Distribuzione geografica degli indici di biomassa (sinistra) e densità (destra) di Galeus melastomus.239
Tabella 2: Sintesi dell’analisi stomacale.Analisi stomacaledi Galeus melastomusPRIMAVERA ESTATE AUTUNNO PICCOLI GRANDITOTALE 709 109 487 113 367 342VUOTI 104 21 64 19 62 42NON VUOTI 605 88 423 94 305 300n° % % % % % %CROSTACEI 429 70,91 85,23 71,63 54,26 76,07 65,67DECAPODA 304 50,25 63,64 47,04 52,13 44,92 55,67ISOPODA 5 0,83 0 1,18 0 1,64 0AMPHIPODA 1 0,17 1,14 0 0 0 0,33MYSIDACEA 24 3,97 0 5,2 2,13 7,21 0,67STOMATOPODA 1 0,17 0 0 1,06 0 0,33EUPHASIACEA 114 18,84 22,73 19,62 11,7 26,89 10,67CEFALOPODI 216 35,7 19,32 34,99 54,26 26,56 45CEFAL. n. i. 193 31,9 12,5 31,91 50 24,92 40SEPIOIDEA 22 3,64 5,68 2,36 7,45 1,97 5,33TEUTHOIDEA 5 0,83 0 0,71 2,13 0,66 1OCTOPODA 2 0,33 0 0,24 1,06 0,33 0,33THALIACEA 95 15,7 7,95 16,08 21,28 12,13 19,67PYROSOMATIDA 95 15,7 7,95 16,08 21,28 12,13 19,67PESCI 183 30,25 15,91 31,91 36,17 26,89 33,67OSTEICHTHYES 181 29,92 15,91 31,91 34,04 26,89 33SELACI 2 0,33 0 0 2,13 0 0,67quelle dominanti sono risultate 6-7.Nella tabella 2 sono riportati, in sintesi, i dati delleprincipali categorie espresse in % di frequenza delleprede rinvenute negli stomaci non vuoti, suddiviseper stagione e dimensione degli esemplari di Galeusmelastomus.Risulta evidente come i crostacei decapodi siano leprede più abbondanti, in particolare tra gli individuiadulti e nel periodo primaverile; le specie più frequentisono risultate Calocaris macandreae e Phasifeasivado. Gli eufasiacei sono predati prevalentementedagli individui piccoli soprattutto in primavera,mentre i cefalopodi, i taliacei e gli osteitti divengonole prede preferite dagli individui adulti in autunno.Nei cefalopodi particolare importanza è rivestita dall’ordineSepioidea dei quali molto frequenti sono statii rinvenimenti di becchi e cristallini perché più difficilmentedigeribili dai succhi gastrici rispetto aglialtri tessuti.Tra gli osteitti sono state individuate numerose categorie,tra le quali anche alcune specie di interessecommerciale come Merluccius merluccius e Phycisblennoides; la loro scarsa frequenza di apparizionesuggerisce che si tratti comunque di prede occasionali.La famiglia dei Mictophidi è stata quella maggiormenteriscontrata tra le prede; dall’analisi degli240
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