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iamento evolutivo. Come si vedrà nelle conclusionidi questo lavoro, una piena conoscenza della nuovasintesi darwiniana rappresenterebbe un punto dipartenza molto importante per affrontare ogni aspettodella storia evolutiva dell’uomo e degli altri organismi.Domande e affermazioni di questo tipo induconoa ritenere che l’approccio con il quale si insegnal’evoluzione biologica va radicalmente rivisto.Difficoltà della didattica dell’evoluzione umanaSono stati individuati alcuni aspetti critici nelle interazionitra operatore e studenti, emersi in circa treanni di didattica dell’evoluzione umana al MSNM.L’attenzione verrà focalizzata su tre categorie di problemi:capacità di ragionamento critico, passato vs.presente, story-telling.Capacità di ragionamento criticoQuanto gli studenti affrontino criticamente l’oggettodi studio denominato Evoluzione umana è difficile adirsi. Le risposte date frequentemente a domande ripetutead ogni incontro suggeriscono che in realtàgli studenti fondino la loro conoscenza più sulla memorizzazionedi dati che sull’approfondimento e sullapiena comprensione degli argomenti trattati. Gliincontri del Percorso 2 del Laboratorio di Antropologiaal MSNM cominciano sempre con una domandaformulata dall’operatore: «Secondo voi, quali sonogli animali più simili all’uomo?» La risposta è semprela stessa e viene fornita in maniera corale e ad altavoce dagli studenti: «Le scimmie». La seconda domandaposta dall’operatore è più insidiosa: «Perché?»L’operatore specifica poi i termini della questione:«Quali sono quelle caratteristiche comuni alcorpo delle scimmie e degli esseri umani che fannodire agli studiosi che esseri umani e scimmie sonocosì simili?» A questa domanda segue di solito un silenziolungo qualche decina di secondi. Il silenzio èpoi rotto da uno studente che statisticamente formulala seguente risposta: «Le scimmie sono gli animalipiù simili all’uomo perché l’uomo discende dallescimmie». In realtà questa non è una risposta alla domandaperché non fornisce quelle caratteristiche fisicherichieste dall’operatore che dovrebbero supportarel’affinità morfologica di esseri umani e scimmie.La risposta fornita dallo studente prevede la ricostruzionedi un percorso storico (filogenetico) effettuataa partire da comparazioni morfologiche egenetiche che lo studente di 9 anni non è in grado dipadroneggiare. E questo ultimo punto è dimostratodal fatto che questo studente non è stato in grado difornire il dato biologico richiesto. Altre risposte statisticamentemolto comuni sono le seguenti: «Lescimmie sono simili all’uomo perché camminano sudue gambe», «perché hanno uno scheletro», «perchéhanno un grosso cervello». Ovviamente ogni rispostaviene accuratamente smontata dall’operatore.Una risposta più interessante, ma ancora formalmentelontana da ciò che si è richiesto, è «Le scimmiesono simili all’uomo perché hanno le mani». Naturalmentela manus (l’estremità dell’arto anterioredotata di dita) è tipica di tutti i tetrapodi dal Devoniano(circa 360 milioni di anni fa) a oggi (con rare eccezioni)per cui la risposta non è accettabile. Da questarisposta deriva però una pletora di affermazioni:«perché con le mani possono stringere oggetti»,«perché con le mani possono prendere cose», etc.Alla fine di questo lungo percorso di ragionamentosi arriva al concetto di pollice opponibile, un concettoche la stragrande maggioranza degli studenti conoscegià per averlo studiato a scuola prima di arrivareal museo. Nel momento in cui la risposta correttaviene indicata («Le scimmie sono simili all’uomopiù di ogni altro animale perché scimmie e uomohanno il pollice opponibile») allora tutti gli studentisi meravigliano di non averci pensato prima e moltisi lamentano che si erano dimenticati questo dettaglio.Naturalmente ci sono anche altre caratteristichecorporee comuni a esseri umani e scimmie (sitratta dei caratteri diagnostici dell’ordine Primates)ma per motivi di tempo e di chiarezza in questa faseci si limita a richiedere questo particolare dettaglioagli studenti mentre altre caratteristiche (occhi frontalietc.) vengono presentate dall’operatore. Le rispostefornite alla domanda dell’operatore permettonodi fare alcune osservazioni. Dire che tutti i primaticamminano su due gambe significa o che glistudenti non hanno fatto mai esperienza di scimmie(improbabile: tutti sanno com’è fatto uno scimpanzé,un orango o un gorilla) o che gli studenti non dannopeso a ciò che conoscono di questi animali. Infattiquando l’operatore spiega il meccanismo locomotoriodello knuckle-walking quasi tutti gli studenti affermanodi conoscerlo.Un’altra domanda formulata dall’operatore alla qualegli studenti rispondono in modo molto variegata è lapresente: «Ci sono oggi altri animali bipedi oltre all’uomosul nostro pianeta?» Le risposte tipicamente148

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