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zione scientifica tramite articoli su quotidiani e periodicio per mezzo di trasmissioni televisive. La comunicazionescientifica nei musei, negli science center onella stessa scuola è del tutto ignorata.Per modificare questa tendenza i musei scientificidevono impegnarsi sempre di più nel campo della divulgazionescientifica. È più che mai necessario,quindi, portare a conoscenza dei cittadini, sin daquando sono studenti, i progressi conoscitivi conseguitigrazie alle ricerche scientifiche ed i relativi beneficiper la collettività. Carlo Rubbia suggerisce diseguire gli insegnamenti del grande Galileo: « Nel divulgarela scienza Galileo cercava di risvegliare lospirito scientifico moderno nelle menti del maggiornumero possibile di persone. Cercò di portare lascienza fuori dalla cerchia ristretta degli scienziati facendoneun fenomeno di interesse generale che permeassetutti i livelli della società. E mise un’energiastraordinaria in questo tentativo… Imitiamolo in manierapiù umile ma ugualmente infaticabile».Il pubblico dei musei scientifici è costituito essenzialmenteda scolaresche. Ciò impone alla didattica museale[1] precisi criteri che, solo se funzionali con leattività scolastiche, produrranno un efficace apprendimentonei giovani visitatori [2].Non va dimenticato, infine, che il percorso formativonon si limita a quanto sviluppato nelle aule scolastichee che, sempre più, gli studiosi suggeriscono diutilizzare l’innata capacità educativa dei musei.Il ruolo dei musei scientificiNel corso della «storia», i musei hanno spesso modificatoil proprio ruolo in funzione di precise richiesteed esigenze sociali [3]. In merito a tali mutamenti, EilenHooper-Greenhill [4] ha sottolineato che i museiesplicano in maniera ottimale la loro funzione di offrire«conoscenza» solo se le innovazioni e le tradizionisono sapientemente bilanciate.I musei siano essi d’arte o scientifici sempre più devonolegittimare la propria esistenza in quanto istituzioniche simboleggiano la nostra storia e la nostracultura [5]. Pertanto il compito fondamentale deimusei scientifici nell’attuale millennio è senza dubbioquello di rendere la scienza accessibile a tutti icittadini sottolineando il ruolo fondamentale che essaha avuto e che continua ad avere nello sviluppodella società civile. Ciò ha richiesto una precisa specializzazionedegli operatori museali e una definizionedelle personalità e dei comportamenti degli utentidel museo [6]. A tal fine sono state intensificate lecollaborazioni tra i musei scientifici e gli esperti di didatticamuseale e di pedagogia sperimentale [7] chehanno consentito di formulare tecniche di presentazioneed informazione atte a rendere le visite ad altoimpatto cognitivo [8].In particolare, i musei scientifici «storici» fortementecollegati allo sviluppo storico-sociale del proprioterritorio, si caratterizzano per la presenza di collezioniper buona parte connesse alla didattica ed allericerche; sono veri e propri archivi della memoriadell’evoluzione scientifica che gli studenti devonopoter aprire ed esplorare [9]. Le collezioni sono ingrado di trasmettere ai giovani stimoli e suggestionitali da suscitare la loro curiosità, elemento essenzialeper attivare il desiderio di conoscenza [10].Guida scientifica, operatore didattico, animatore…Una categoria senza un nome, senza tutelaIn un articolo del dicembre 2005 sul Journal of ScienceCommunication, Paola Rodari e Maria Xanthoudaki[11] illustrano il ruolo e le varie tipologie «dell’esercitodi persone, in gran parte costituito da giovanistudenti, che accoglie i visitatori nei musei, sciencecenter, mostre, laboratori, festival, etc», ovvero «l’interfacciaumana» tra il museo ed il pubblico.L’importante ruolo di questa categoria è testimoniatodalla presenza, nel convegno del giugno 2005, delCSITE (European Collaborative for Science and TechnologyExibitions), di ben due sessioni di discussionecentrate su questo tema.In sintesi, è emerso che questa categoria, definitaora «animatore» ora «guida scientifica» oppure «educatormédiateur», non ha un univoco profilo profes-gli autori1 Centro Musei delle Scienze NaturaliUniversità degli Studi di Napoli Federico II,via Mezzocannone, 8 - 0134 Napoli2 Dipartimento di Scienze della TerraUniversità degli Studi di Napoli Federico II,via Mezzocannone, 8 - 80134 Napoli* autore per corrispondenzamghiara@unina.it154

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