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38 / Sez. ScientificaDiversità delle comunità fitoplanctonichenelle acque costiere toscaneSilvia Cappella 1 , Caterina Nuccio* 1 , Luigi Lazzara 2Parole chiave: fitoplancton, diversità specifica, acque costiere toscane, BioMarTUna delle caratteristiche più note delle comunità fitoplanctoniche è la grande diversità specifica, evidenziabileanche dall’osservazione di piccoli campioni d’acqua in cui si ha la contemporanea presenza,seppur per breve tempo e con abbondanze non elevate, di una grande varietà di specie, che contribuisconoa strutturare comunità complesse e diversificate. Queste comunità variano inoltre la loro composizioneal variare delle condizioni ambientali, sia in senso spaziale che temporale e, alle latitudini temperate,determinano una successione stagionale con caratteristiche evidenti e riconoscibili anche in basealla struttura dei popolamenti e quindi alla diversità. Condizioni fortemente perturbate, come nel casodelle acque eutrofizzate, favoriscono lo sviluppo eccessivo solo di poche specie, evidenziando una riduzionedella diversità, che quindi diventa un fondamentale elemento di valutazione della qualità delleacque.A questo scopo si è fatto finalmente strada nell’ultimo decennio il concetto di «stato ecologico», comeespressione integrata di caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche da valutare ai fini del controllo,della conservazione e della gestione degli habitat acquatici, come stabilito dalla Direttiva 2000/60/CEsulle acque. In questo senso la Regione Toscana, in collaborazione con ARPAT e Museo «La Specola» diFirenze, ha promosso il progetto BioMarT (Biodiversità Marina Toscana), mirato proprio alla valutazionedella biodiversità delle comunità fito- e zoobentoniche lungo le coste toscane. Nell’ambito dei rilevamentiBioMarT è stata effettuata una prima raccolta di campioni per la valutazione dell’abbondanza,della composizione e della diversità specifica delle comunità fitoplanctoniche, insieme a quella dellecondizioni trofiche (nutrienti e biomassa autotrofa), in alcuni punti ritenuti rappresentativi delle acquecostiere toscane (Cala di Forno, Cerboli, Calafuria).I risultati hanno evidenziato condizioni oligotrofiche e di debole mesotrofia e popolamenti fitoplanctonicinon abbondanti, non oltre l’ordine di grandezza di 10 5 cell L -1 . Domina numericamente la frazionenanoplanctonica (2-20 µm), con molti flagellati appartenenti a diverse classi, ma sono presenti anchemolte forme microplanctoniche (20-200 µm), soprattutto diatomee, che contribuiscono alla grande varietàdi specie rilevata in ogni campione. La biodiversità è infatti generalmente alta, sia nell’aspettodella ricchezza specifica (280 taxa in totale) che in quello della equitabilità, come indicano gli alti valoridell’indice di Shannon, che varia tra 3 e 5 bits cell -1 . Le comunità presentano dei tratti caratteristici conuna variazione stagionale abbastanza evidente dalla composizione, senza fioriture anomale, ma anzicon una presenza costante di una grande varietà di organismi, a delineare una complessità e una diversificazionefitoplanctoniche riferibili a un ecosistema marino costiero in condizioni non degradate.258

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