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23 / Sez. ScientificaDall’ambiente un aiuto per l’ambiente: l’impiegodi biofitofarmaci per un’agricoltura sostenibileGiovanni Vannacci* 1 , Sabrina Sarrocco 2Parole chiave: biofitofarmaco, lotta integrata, eco-compatibileCon il termine «biofitofarmaco» si indica un fitofarmaco il cui principio attivo è costituito da uno o piùmicrorganismi antagonisti vitali impiegabili nella difesa contro patogeni, erbe infestanti, insetti nocivi enematodi parassiti. In alcuni casi, questi prodotti possono esercitare anche un’azione fitostimolatrice.I meccanismi d’azione con cui gli antagonisti agiscono direttamente nei confronti dell’organismo nocivoincludono l’antibiosi e la produzione di enzimi litici, il micoparassitismo e la competizione per i siti d’infezionee per i nutrienti. Alcuni antagonisti sono in grado di esercitare anche un’azione indiretta, attraversol’induzione di resistenza nella pianta ospite nei confronti dei patogeni.I biofitofarmaci possono essere utilizzati su numerose specie vegetali e trovano possibilità di impiego nellalotta ai patogeni tellurici, dei semi, delle parti aeree e del post-raccolta. In questo campo di applicazione,l’impiego dei lieviti sta, negli ultimi anni, riscuotendo largo consenso da parte dell’opinione pubblicapoiché si tratta di microrganismi da sempre utilizzati in numerosi e comuni processi alimentari.Il mondo della ricerca e numerose aziende, in Italia e all’estero, sono da anni attivamente coinvolti inciascuno dei passaggi chiave che portano allo sviluppo e alla registrazione di un biofitofarmaco, a partiredalla selezione dei potenziali antagonisti fino a giungere alla messa a punto dei metodi per la produzionedi biomassa su vasta scala e alla formulazione del prodotto da commercializzare. Attualmente, inItalia, sono registrati e distribuiti alcuni biofitofarmaci il cui principio attivo è costituito da funghi obatteri impiegabili nella difesa di piante di interesse agrario. Sebbene questi prodotti non rappresentinola panacea per risolvere tutti i problemi legati alla difesa delle colture, ci troviamo di fronte ad un validostrumento che consente di ridurre l’impiego di fitofarmaci a base di composti di sintesi in strategie dilotta integrata e che fanno della sicurezza il loro punto di forza.Con il termine «biofitofarmaco» si indica un fitofarmacoil cui principio attivo è costituito dauno o più microrganismi antagonisti vitali impiegabilinella difesa contro patogeni, erbe infestanti,insetti nocivi e nematodi parassiti. In alcuni casi, questiprodotti possono esercitare anche un’azione fitostimolatricefavorendo la crescita e lo sviluppo dellepiante ospiti.I biofitofarmaci trovano impiego principalmente inagricoltura biologica, i cui fondamenti prevedono ilnon utilizzo di composti chimici di sintesi nella lottaai patogeni vegetali. Questo principio rientra nellapiù ampia, e ormai classica, definizione di lotta biologicache Cook e Baker nel 1983 descrissero come«Riduzione degli effetti indesiderabili di un organismoattraverso l’azione di un altro organismo chenon sia l’ospite o l’uomo».In generale, i biofitofarmaci sono costituiti da un170

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