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Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

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Dopo aver visitato molte delle località <strong>di</strong> passaggio, tra cui il<br />

villaggio <strong>di</strong> Fornovo, teatro della già menzionata guerra tra l‟esercito <strong>di</strong><br />

Carlo VIII e la Lega Santa costituita dagli eserciti <strong>di</strong> Milano e Venezia, la<br />

mattina dell‟11 giugno gi<strong>un</strong>ge a Parma. Appena gi<strong>un</strong>to in città, il nostro<br />

viaggiatore pensa a rendere omaggio al car<strong>di</strong>nale Farnese 96 dal quale fu<br />

invitato a soggiornare a palazzo “dove mi trattenni tre giorni, regalato et<br />

onorato sommamente” 97 .<br />

La città è sotto continua sorveglianza, tanto <strong>di</strong> soldati esperti, quanto<br />

<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni che a turno vengono educati alle armi per la <strong>di</strong>fesa del sito.<br />

L‟architettura piace molto al nostro viaggiatore che rimane colpito dalle<br />

strade larghe dalle case belle ma basse “che la fa molto allegra, ma anche<br />

molto calda, e fredda rispetto al dominio del sole e de venti” 98 . Tra i<br />

monumenti, annovera come <strong>un</strong>o tra i più belli, il Palazzo Nuovo, oggi<br />

bombarde contro la città. L'8 giugno, presero il convento <strong>di</strong> San Francesco e la relativa chiesa. Il 22<br />

giugno, forse avendo avuto notizia dell'imminente arrivo <strong>di</strong> Lorenzo de' Me<strong>di</strong>ci, i genovesi si arresero alle<br />

truppe fiorentine.<br />

Piero de Me<strong>di</strong>ci, detto il Fatuo, figlio <strong>di</strong> Lorenzo de Me<strong>di</strong>ci e Clarice Orsini, e fratello del futuro Papa<br />

Leone X, prese il comando della città <strong>di</strong> Firenze dopo la morte del padre, avvenuta nel 1492. Dopo <strong>un</strong><br />

breve periodo relativamente tranquillo, il fragile equilibrio pacifico tra gli stati italiani, faticosamente<br />

costruito da Lorenzo crollò due anni più tar<strong>di</strong>. Decisiva fu, infatti la risoluzione del re Carlo VIII <strong>di</strong><br />

Francia <strong>di</strong> attraversare le Alpi per poi prendere il Regno <strong>di</strong> Napoli sul quale vantava <strong>di</strong>ritti ere<strong>di</strong>tari.<br />

Prima <strong>di</strong> scendere fino in Toscana, Carlo VIII corse in aiuto <strong>di</strong> Ludovico il Moro cacciando suo nipote<br />

Gian Galeazzo Sforza da Milano. All'invasione della Toscana, Piero tentò <strong>di</strong> creare <strong>un</strong>a resistenza<br />

cercando aiuti da Firenze che, però, non ricevette per l'influenza <strong>di</strong> Girolamo Savonarola, contrario alla<br />

famiglia Me<strong>di</strong>ci. Il granduca fu allora costretto alla resa davanti all'esercito <strong>di</strong> Carlo VIII, ormai vicino a<br />

Firenze; <strong>un</strong>a resa però incon<strong>di</strong>zionata, alla quale Piero non pose ness<strong>un</strong>a con<strong>di</strong>zione e accettò tutto quello<br />

che Carlo chiedeva. Fu così che Carlo ottenne il libero passaggio in terra <strong>di</strong> Toscana, oltre a quattro<br />

piazzeforti in zone <strong>di</strong> confine e strategiche per il cui controllo si erano date battaglia fino allo stremo<br />

Lucca, Pisa e Genova.<br />

96 Si tratta <strong>di</strong> Odoardo Farnese (Roma, 7 <strong>di</strong>cembre 1573 – Parma, 21 febbraio 1626), figlio <strong>di</strong> Alessandro<br />

Farnese, terzo duca <strong>di</strong> Parma e della principessa Maria d‟Aviz, reggente del ducato <strong>di</strong> Parma dal 1622<br />

fino alla morte.<br />

97 Ms 1671, p. 28<br />

98 Ivi, p. 29<br />

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