Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

assai buono. Abbonda di pesci rispetto alla quantità
grandissima ch‟hanno de laghi, i quali seccano ogni
sette anni, e poi vi rigettano il seme del pesce
minuto, che in questo tempo viene di nuovo a
perfetionarsi, et affittano però i laghi, come
facciamo noi delle selve e quando ne cavano il pesce
lo mettono ne vivaci e lo governano di modo, che
migliore, e non peggiore come farebbe da noi. Ne
aveva molte il signore di Rossembergh ed uno fra gli
altri ne cavava ogni volta ventiquattromila talleri, et
è una delle maggiore entrate de boemi 125 .
Le zone boscose della Boemia e le sue strade impervie rendono il
viaggio pregno di pericoli. Questi territori erano infatti tra i più temuti dai
viaggiatori dell‟epoca per i briganti che vi si annidavano. Anche il nostro
viaggiatore osserva che
Alli 11 uscimmo di Boemia et andammo a dormire a
Fort, luogo di Baviera, passando per selve altissime
e foltissime, non senza pericolo, come fu per tutto il
camino di Praga sin qui d‟esser svaligiati 126 .
Il 13 agosto, dopo essere rientrato in Baviera arriva nella città
imperiale di Ratisbona, il cui senato è nelle mani dei luterani. Le famiglie
nobili, si affretta ad annotare il viaggiatore “hanno il nome di gente
125 Ivi, p. 62
126 Ibid.
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