Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

campanile, dal quale si scopre benissimo tutta la pianta della città. Vi sono oltre al
collegio de gesuiti, che è frequentatissimo, altri dui collegii publici e per ordinario in
tutto più di duemila scolari. Attendono i coloniesi tutti alla mercantia et arti meccaniche,
e fanno imparticolare dell‟armi assai d‟ogni sorte e bonissime, e molt‟altre incette,
essendo uomini industriosissimi e posti in mezzo alle guerre, delle quali per esser loro
neutrali e stimate da tutte costoro più tosto utili che danno. L‟arcivescovo è Ferdinando
figliolo del duca Guglielmo di Baviera, che ne cava circa ottocentomila talleri,
compreso Liegi et altri membri di Vestfalia dell‟arcivescovato che sono molti e dove lui
è padrone anco nel temporale. Non hanno però mai potuto far così in Colonia, la quale
si mantiene città libera, e benissimo affetta all‟imperio, e però protetta grandemente da
gli imperiali. È necessario che l‟arcivescovo volendo star in città più di tre giorni tenga
corte bandita, però se ne sta sempre o a Bona o ad altro luogo di delitia, tanto più che si
diletta assai della caccia. È bonissimo principe e di vita irreprensibile, nel resto gli
interessi sono i medesimi che del duca Massimiliano suo fratello, il quale ha aiutato
assai nella presente guerra, e lui è molto amato adesso per l‟istessa cagione. Il governo
della città è in mano a quarantaquattro senatori, tutti popolesi non ammettendo nobili,
anzi uno o dua, che sono di fameglie assai cospicue, per esser a parte di governo, si
sono fatti popolari, si vanno di questi mutando la metà ogni sei mesi, si che ne sono
sempre ventidue novi e ventidue vecchi e si governano molto prudntemente. Ha la città
duecentocinquantamila talleri d‟entrata e se bene non ha tesoro per molte spese fatte,
non ha ne meno debito. Sono in questa città devotissimi, a segno che sono scrupolosi, e
si scandalizzano d‟ogni leggerezza, et in somma sono ottimi cattolici, et è stato gran
miracolo che, essendo circondati da gli eretici in tutti i versi, siano stati tanto costanti,
che non solo non abbino mai permesso esercitio altro che cattolico dentro alla città, ma
hanno privato d‟ogni parte dell‟amministratione del governo e della civiltà gli eretici a
segno che in poco tempo sarà nettissima città.
Alli 5 partimmo per barca per l‟Olanda, e fuori della città un miglio fummo assaltati con
moschettate dalla riva del fiume da soldati di Nemburgh, convenne però andar da loro, e
svaligiorono alcuni pochi uomini di nostra compagnia, lassando per rispetto del
passaporto o altro star noi. Vedemmo Ala, terra del capitolo di Colonia e la sera fummo
a Heris, terra grossa dell‟arcivescovo di Colonia, ma che però si è fatta imperiale e
libera, ne vuol riconoscerlo se non nello spirituale. Vi sono gesuiti assai buoni cattolici.
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