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Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

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poi Serravalle località <strong>di</strong> confine tra l‟Umbria e le Marche, dove, racconta<br />

A.V., alla destra del fiume Chiento si scorge Caldarola, patria del car<strong>di</strong>nale<br />

Pallotta che ne or<strong>di</strong>nò quasi l‟intera e<strong>di</strong>ficazione.<br />

Procedendo per ulteriori tre miglia, sulla sinistra, arroccata su <strong>un</strong>a<br />

collina, si scorge Belforte, patria del car<strong>di</strong>nale Sannesio e poco <strong>di</strong>stante da<br />

essa il nostro viaggiatore gi<strong>un</strong>ge a Tolentino, città <strong>di</strong> san Nicola e <strong>di</strong><br />

Nicolò, “famoso capitano delli fiorentini”. Qui sono custo<strong>di</strong>te in gran<br />

segreto le reliquie del Santo che sono sorvegliate da citta<strong>di</strong>ni deputati <strong>di</strong> cui<br />

possono rivelare la collocazione ai propri successori solo in caso <strong>di</strong> morte<br />

imminente. Agli occhi del nostro relatore, la città, <strong>di</strong> soli 2.000 abitanti,<br />

appare “picciola e brutta”.<br />

Al giorno seguente, senza soffermarsi troppo nelle città <strong>di</strong> Macerata<br />

e Recanati, dopo soli tre miglia da quest‟ultima gi<strong>un</strong>ge alla “Casa Santa <strong>di</strong><br />

Loreto”. Come espresso in precedenza tale località rappresentava <strong>un</strong>a meta<br />

<strong>di</strong> pellegrinaggio molto frequentata e <strong>un</strong>a tappa obbligatoria per i<br />

viaggiatori che si trovavano a percorrere l‟itinerario del nostro <strong>anonimo</strong>.<br />

Lui stesso, richiamando la fama del sito, precisa che “la descrittione <strong>di</strong> cui<br />

perché è così nota, non occorre ch‟io la faccia”. La breve relazione, resa<br />

tale dalla <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> descrivere minuziosamente le bellezze del luogo,<br />

riporta in modo sommario <strong>un</strong>a lista delle cose mirabili che vi si possono<br />

trovare. La piccola città ben fortificata e <strong>di</strong>sseminata esclusivamente <strong>di</strong><br />

osterie e forni, è “perpetuo concorso de pellegrini e veramente non est in<br />

toto sanctior orbe locus” e ospita la residenza del vescovo che, tra le altre<br />

cose, possiede <strong>un</strong>‟enorme cantina piena <strong>di</strong> botti estremamente gran<strong>di</strong>.<br />

Arriva ad Ancona il giorno 9 all‟ora <strong>di</strong> pranzo. Rimane stupito dalla<br />

quantità <strong>di</strong> imbarcazioni lì stipate e dai traffici del porto che fanno la<br />

ricchezza della città. Visita l‟Arco <strong>di</strong> Adriano, la Loggia dei Mercanti della<br />

quale apprezza in particolar modo gli stucchi, le pitture <strong>di</strong> pellegrino da<br />

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