Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

querela di Bernavelt impregionato, con molti suoi dependenti, e fatto morire, perché il
principe ha dubitato poi come ho detto altrove, che con la pace di nuovo si potessero
alterar gli umori, ha procurato la guerra, con la quale egli è il padrone, et assoluto
dispositore di questa giovane repubblica.
Nell‟Aia io visitai la figliola del re d‟Inghilterra moglie del Palatino, che si fa chiamare
ancora reggina di Boemia, è principessa d‟altissimi concetti e proportionai allo stato di
suo marito, come hanno mostrato gli infelici successi de suoi antenati, avendo non solo
perduto l‟acquistato, ma tutto il proprio patrimonio. Sta questa principessa con grande e
buona servitù, ha seco i figlioli, e se la passa con gran franchezza d‟animo in continui
passatempi di caccia, tirar d‟arco e d‟archibuo e simili trattenimenti; però con l‟animo
che si può credere, massime in una donna di tanto spirito. È bella onestamente e
gentilissima signora, ma ostinata nelle cose di religione, e se venisse a essere reggina
d‟Inghilterra, sarebbe un altra Elisabetta d nome e di fatti. Risiede all‟Aia, come ho
detto il principe di Portogallo figliolo di don Antonio. Hanno offerto a questo li spagnoli
una pensione di diciottomila ducati, ma che vada di Brabante, ma ad tempus, però non
ha risoluto di renuntiar per questo le sue pretensioni, stimando per ora più sicuro le
sperienze deposte dell‟eredità di Maria, e quel poco che egli gode in pace, che questo di
più incerto, e senza sicurezza di perpetuità fuor dell‟Aia in alcune praterie si vede
andare, quando il vento è gagliardo con molto artifitio. Carri a vela con gran facilità e
destrezza e non molto lontando è in una villa una chiesa, dove è seppellita quella
contessa Margherita, che per aver offeso una povera donna che ebbe dui figli ad un
parto per impregatione di essa si ebbe miracolosamente 365 che furono tutti battezzati
sotto il nome di Martii, di Giovanni e le femine di Elisabetta.
Alli 16 di settembre passando per Lerdem, città della quale favellaremo al ritorno,
imbarcatici navigammo per il lago di Hurlem, la qual città si vede alla mano manca, et
arrivammo la sera in un villaggio vicino ad Asterdam, sono in detto lago e per tutto i
canali per dove si passa molti cigni domestici e quantità d‟anitre et attendono i villani
del paese, oltre alle vacche, che è il rpimo lor fondamento anco alla pesca.
Alli 17 per un canale arrivammo alla città d‟Amsterdam. Questa è posta sopra un
braccio di mare che si dice Thec, e grande forse più d‟Anversa e forte per il sito,
essendo tutta circondata d‟acque e da larghissimi fossi e per arte essendo molto ben
fortificata ma però con baluardi e cortine di terra all‟usanza del paese, fa sopra
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