Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

entro la quale è la sepoltura di Paola Malatesta, moglie di Giovanni Francesco Gonzaga
primo marchese tanto celebrato da molti scrittori di quei tempi. Sonvi parimente case e
palazzi assai commodi e molta nobiltà; e farà la città da trentamila anime. Di lì senza
veder altro luogo che Bozzole, nobile castello donde già uscì Federico di Bozzole, che
ne fù signore celebre capitano de veneziani, passai l‟Oglio prima, et arrivai la sera a
Cremona, Cremona chiamata da Tacito nel diciassettesimo dell‟Annali ove ne fa esatta
e memorabile mentione. Fu colonia de romani, et anco oggi città nobile e popolata di
sessantamila anime, è in pianura vicino al Po mezzo miglio; è magnifica città, et ha del
grande assai. Vi sono belli edifiti, così sacri come profani; imparticolare fra i sacri, oltre
a molte chiese di domenicani, ed altri, vi è il domo, ch‟è onorevolissimo con molte
buone pitture, et il campanile di esso è altissimo e superbamente fabricato, dimodoche si
stima il più alto d‟Italia. Vi sono molti nobili palazzi, e case assai magnifiche, e le
strade ample e deritte, e certo è bella città, et in tutte le parti ha del magnifico assai, et è
mercantile e ricca.
Indi partimmo il dì 28 giunsi a Pizzichetta, castello sopra la riva dell‟Adda, ove stette
prigione il Re Francesco Primo preso nella giornata di Pavia. Passai il detto fiume ch‟è
molto grosso e passando per Lodi, Lauda Pompeia chiamata, che pure è alla riva del
detto fiume vicina, et è città benché non molto grande ma però onorevole, et assai forte,
gionsi a dormire a Marignano, castello assai buono dove fui molto ben trattato dall‟oste
del falcone.
Il dì 29 di buon ora gionsi a Milano, Mediolanum chiamato da Tacito nel
diciassettesimo dell‟Annali, e girai gran parte della città, che tutta è piana et ha borghi
molto grandi. Vero è che gli edifitii privati non corrispondono alla grandezza della città,
né al numero e ricchezze de gli abitanti et in somma hanno tutti più del cittadino e
dell‟artigiano, che del gentiluomo. De pubblici ve ne sono alcuni, benché pochi, ma fra
questi veddi il primo giorno il domo che in vero è fabrica vasta d‟architettura tedesca
con cinque navi, con la sua tribuna, e le braccia del medesimo ordine e sono sopra i
capitelli delle colonne grosse, i pilastri che reggono le volte, e molte statue, che per
essere state collocate così alte, et in luoghi poco proportionati, fanno poca vista rispetto
a quello che doverebbono. Non è la chiesa criata a perfettione; ma con tutto ciò è
grandissima, e superbamente fabbricata; vi è il coro nella Tribuna dove si seggono i
canonici che di fuora è bellissimo pieno di statue, e di conci marmi bianchi.
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