Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

Il Consiglio si compone di 400 membri al cui capo si trova il doge
che gode della sua carica per due anni. Questo indossa un “tobone
pavonazzo, et una berretta quadra di velluto rosso” 86 , mentre i procuratori e
i consiglieri vestono con “toboni pure di damaschi e velluto secondo la
stagione, e berrette quadre di velluto nero”. Tutti gli altri personaggi
nobiliari vestono secondo il loro piacere.
L‟angustia delle strade non permette a cavalli e carrozze di circolare,
così gli unici mezzi di locomozione sono le lettighe, anche se la loro
quantità non copre il fabbisogno cittadino, e i “seggetti” che invece sono
sufficienti per tutti. L‟argenteria è un bene di lusso che tutti utilizzano
quotidianamente nelle loro abitazioni, perfino i più poveri. I genovesi pur
essendo i più ricchi di qualsiasi altra nazione italiana, risparmiano molto su
servitù, stalle, tavole e “molte altre cose, che li sariano vitiose, dove altrove
sono necessarie” 87 . Sono cortesi e ospitali e la loro libertà è soggetta al
dominio e agli umori dei principi che la rendono, perciò, precaria. La
gestione delle ricchezze dei genovesi pare stargli particolarmente a cuore. Il
manoscritto, per questa parte del viaggio in Italia si conclude con queste
parole
86 Ivi, p. 20
87 Ibid.
Sono ricchissimi di denari più di qualsivoglia
natione d‟Italia, ma le loro ricchezze consistono
nelli stati d‟altri principi, che rendono la loro libertà
obbligata in un certo modo a capricci di quelli; et è
per dir così la lor libertà d‟una certa qualità, che più
viene conservata da gli interessi degli altri principi
vicini, che dalla sua medesima potenza. Però non
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