Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

tutti moglie e figlioli stentano a vivere, ma gli
sovveggono l‟elemosine de privati, et anco del
publico, li quali si cavano come salarii de predicatori
dell‟entrate delle chiese già cattoliche. La città ha
d‟entrata centomila talleri di diversi datii, e si tiene
che abbia parecchi milioni di contanti in cassa 132 .
Arrivati a questo punto abbiamo ragionare di credere che il nostro
viaggiatore abbia tralasciato di annotare ben due settimane di viaggio,
poiché dall‟ultima datazione del diario, ovvero il 23 luglio, giorno in cui
arriva a Norimberga, riprende la narrazione il 14 agosto, giorno in cui
decide di partire per Innsbruk. Per ovviare al pericolo dei soldati che
“facevano giornalmente mille assassinii”, parte in piena notte passando per
“Neustat”, terra di proprietà del marchese di “Collestac” dove, scrive “il
pericolo era grandissimo”. Erbipoli, o meglio Innsbruk, è una piccola città
con una bassa concentrazione demografica arricchita da chiese e begli
edifici. Il vescovo in auge è il monsignor “Volfarigi Gottofredo”, duca di
Franconia, che tra questo e il vescovato di Bambergh ricava ben 570.000
talleri dei quali, però, solo 60.000 fiorini trattiene per sé, mentre il resto lo
investe nelle paghe dei soldati, nelle fabbriche e nelle fortificazioni.
Il 26 si imbarca per entrare nello stato di Magonza. Durante il
tragitto trova delle magnifiche case in pietra rossa che accompagnano la
sua vista fino ad arrivare, il giorno 29, a Francoforte fondamentale snodo
commerciale. Questa città ospita una grossa percentuale di calvinisti,
scappati dalle regioni di Fiandra per questioni religiose. La popolazione è
“brutta, cattiva gente, et in pessima aria”. Qui si svolge un‟importante fiera,
132 Ms 1671, p. 72
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