Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

[…] medico et uomo intelligentissimo delle cose
naturali, delle quali ha tutte quelle che sono più rare
et esquisite e dell‟artificiali, parimente quel di
curioso che si può desiderare e d‟armi o di vesti o
altri instrumenti di nationi barbare e straniere come
indiane, tartari e simili e molte monete e medaglie e
certo che mi parve più curioso assai dello studio di
Ferranti Imparato di Napoli e lui dice, e credo con
verità, che nessun altro ha tanta diversità, ne si gran
numero di cose, come lui onde è però degnissima
cosa d‟esser veduta et egli la mostra con molta
cortesia 152 .
Finalmente la sera dello stesso giorno giunge a Horn dove rimane
colpito dalla bellezza delle donne con le loro forme morbide e i lunghi
capelli sciolti. I popolani, tanto gli uomini che le donne, sono ricchi grazie
alla loro mentalità basata sul risparmio. Questi, infatti, si cibano di solo
pane di segale accompagnato da birra e formaggi di loro produzione. Le
terre e i paesi con vicini continuano a stupire il nostro viaggiatore per la
natura dei paesaggi, per gli animali che li popolano e per la bellezza e
gentilezza degli abitanti.
Spostandosi di giorno in giorno in luoghi diversi, il 20 settembre
arriva a Leiden, centro olandese principale per la produzione di tessuti.
Della città lo colpisce maggiormente l‟università di gran fama, regalatagli
dal principe d‟Orange nel 1575 per averlo supportato nella resistenza
contro gli spagnoli. Riporto le parole del manoscritto
152 Ivi, p. 97
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