Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

n‟ouvre l‟espace intime qu‟au prix d‟une scission 47 .
Il turbamento causato dall‟inesperienza e dalla non conoscenza
dell‟altro da sé e dell‟altro di sé fornisce la forza necessaria per oltrepassare
ed uscire rafforzati da quel momento precario. Prima di affrontare la
questione in chiave intellettiva, motivando appunto la ragione secondo la
quale l‟autobiografia sarebbe assimilabile ad un viaggio, dovremmo
prendere in esame le varie tipologie di viaggio, ovvero le svariate tipologie
di scelta che preparano alla partenza.
Reputando che le scelte di un viaggio sono sempre soggettive non
soltanto per una questione di fattori stimolanti ma anche di ragioni che, tra
le altre, concernono l‟età, il grado di cultura e di apertura mentale, si pone
l‟obbligo di dover esaminare l‟argomento facendo capo alle discriminanti
più evidenti.
Si è detto che all‟origine della partenza ci sono scelte o imposizioni
che obbligano l‟ipotetico pellegrino a prepararsi all‟allontanamento. Parlare
di obbligo non è eccessivo, infatti, l‟essere schiavi della propria passione,
della curiosità o dell‟autorità degli altri impone, in un modo o nell‟altro, la
stessa decisione anche se affrontata con animo diverso.
La curiosità per il diverso, per ciò che è altro, assume volti differenti
in seguito alle età. Nel caso di un giovane, tale manifestazione di interesse
per la diversità si spiega nella sete di conoscenza di una vita proiettata
verso il futuro. Un atteggiamento di sfida, sostenuto dalla temerarietà e
dalla tipica insolenza giovanile verso se stesso e verso la vita.
Una volta che la vita ha seguito il suo corso e che il tempo ha solcato
pelle e anima, la curiosità perde ogni aspetto di aspirazione, desiderio ed
illusione che rappresentavano, invece, i propulsori dell‟agire giovanile.
47 Ivi, pp. 15-16.
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