Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

Nell‟ambasciatori, sua maestà spende pochissimo, perché l‟ordinari non li tiene che a
Roma qualche volta, e quivi adesso senza spesa, et in Spagna, in Francia, a Venetia ha
un segretario alla porta. Solo vi è bisognato tenervi Cesare Gallo con molta spesa e qui
si sono fatte delle spese segrete de regali molto gagliardi. Secondo il bisogno, nelli
corrieri si spende poco perché l‟imperatore non è più curioso principe del mondo, e la
necessità solo li fa spendere nelle spie trattenute alle corti di altri principi, che altrove
suole essere delle spese maggiore, qui si spende pochissimo, perché non solo per la
ragione detta de corrieri, ma anco per li pochi interessi che ha la maestà sua in Italia, in
Francia e quasi in tutte l‟altre corti poco li bisogna, e con Spagna sta e per volontà e per
necessità così congiunto, che non ha occasione, massime tenendovi ambasciatore
ordinario di farsi gran diligenza. Ha sua maestà poi i suoi offitiali in Ungheria, Boemia,
Stiria, Corintia, Austria, e tutte le sue provincie, come cancellieri, tesaurarii, segretarii,
burgnarii, governatori del re, et altri ch‟importano assai; ma al certo che al farla grassa
non si trova in ogni modo il conto della spesa ordinaria di due milioni di tallari;
dimodoche quando se ne spendesse un altro in straordinario, e con turchi con qualche
militia di più, donativi, fabriche, fortificationi, et altro restarebbe pure d‟avanzo per
mettere nel tesoro due milioni di tallari; ma i ministri sono il caso a rubare, ma
inettissimi a migliorare per altroverso l‟interessi dell‟imperatore i quali s‟accordano tutti
a tener sempre affogato nella necessità e lo trattano in questa parte con tanto poco
rispetto, che quando sua maestà ebbe a fare il viaggio delle nozze per Spruch, non si
trovando de suoi denari, i medesimi ministri della camera gli prestorno loro sopra
quarantamila fiorini, e gli ne contorno in Tirolo, se li fecero restituire a Vienna, dove
quarantamila vogliono ottantamila, valendo la moneta di Vienna in Tirolo la metà di
più, si che raddoppiorno il loro, con tutto ciò è passata senza pur parlarne.
Io credo che se Dio concede a sua maestà la pace, si deve remediare a molti di questi
inconvenienti tanto più che una certa ragione di stato, che per diversi accidenti è stata
per il passato forsi nella maggior parte elli ministri di tenerlo basso, et imbrogliato verrà
facilmente superata e chiarita dalla potenza propria che sul caso detto una lunga pace
come ho detto sarà conosciuta da sua maestà, la quale in tante oppressioni non ha potuto
applicare al remedio di questo inconveniente.
Ora, per parlare del governo alla corte dell‟imperatore sono quattro consegli, il primo è
il secreto di stato, che è il supremo; il secondo di guerra, il terzo aulico, dove si trattano
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