Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

Fra le chiese vi è Santo Stefano, ch‟è la cadedrale, chiesa lantica ma grande e nobile
struttura, ha un campanile de circa seicento scalini d‟altezza, della cima del quale si
scopre una lunghissima e bellissima campagna. E veramente è il più bello che fin ora io
abbia visto, et il più alto. Tutte l‟altre religioni vi hanno chiese, ma non molte
riguardevoli da San Geronimo in poi chiesa de frati zoccolanti, assai polita e molto ben
tenuta, quella de Gesuiti è bona chiesa, il convento e collegio loro è fabrica molto
nobile. Fra i palazzi vi è solo quello dell‟imperatore e dell‟arciduchi dirimpetto, che
sono palazzotti assai onorevoli, ma però non vi è cosa di miracolo. Vi ha sua maestà un
arsenale con venti o venticinque fusti di legni, come galeotte, fusti, bergantini simili per
servirsene nel Danubio, e ben vero che or mai è senza maestranze, e ne tengono poca
cura. Vi hanno molta artegliaria e buona quantità d‟arme. Ha similmente una buona
libreria in Santa Croce, monasterio de frati conventurali, ma però tenuta sotto la
custodia d‟un suo Bibliotecario, nella quale sono molti libri manu scritti curiosi antichi
fra gl‟altri un Tolomeo Greco con le tavole, alcuni versi d‟Aristotile, et un Discoride
antichissimo, e molt‟altri latini. Un libro d‟epistole di papi scritte a Carlo Martello
Pipino e Carlo Magno re di Francia, che lo tengono, come credo, che sia per esemplare
unico e de quei tempi. Vi sono molti belli libri, che furo di Matteo Andrea d‟Acquaviva
duca d‟Atri, e da lui donati, o a lui rubbati, e da Giovanni Sambiaco condotti a
Massimiliano Secondo, e molti che furo di Mattia Corvino re di Ungheria con
bellissima miniatura. Vi è una infinità de libri eretici manuscritti spettanti alla casa
d‟Austria et all‟imperio e molta curiosità, ma non è però tenuta con quell‟ordine e
dignità che si converrebbe. Veddi le stalle dell‟imperatore, non però molto grandi, ma
con parecchi cavalli di prezzo, e benissimo tenute, in particolare le porte hanno il
selciato coperto tutto di tavole, e sotto le magnatore vi sono le lettiere serrate come un
armadio, di modo che i cavalli così si mantengono sani e politi assai. Li danno sempre
fieno e vena, ma del fieno pochissimo, e solo tre volte il giorno, e pure si mantengono i
cavalli assai grassi, ma vicine dalla bontà della biada e delli strami.
Nella città fuor di quello detto di sopra non è cosa di notabile, vi sono le piazze assai
belle, in particolare per la vaghezza di quello che vi si vede, che sono frutti, erbe,
funghi, fiori e cose simile gustissime, et a vedere ogni mattina la piazza dell‟erbe, et
anco a suo tempo quella del pesce, dove come in tutta la Germania non si vende altro
pesce, che vivo. Nella città vi sono tre luoghi pubblici, cioè il Lantario, che vuol dire
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