Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...
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venute <strong>di</strong> Roma, dal tetto fino al fondamento, et <strong>un</strong>a bellissima fontana <strong>di</strong> scherzi <strong>di</strong><br />
mare, et appresso vi è l‟antiquario ch‟è <strong>un</strong>o stanzone l<strong>un</strong>go ducento e più passi, e largo<br />
almeno venti pieno <strong>di</strong> statue e teste antiche buonissime venute <strong>di</strong> Roma e d‟altre parti<br />
d‟Italia in numero <strong>di</strong> più <strong>di</strong> cinquecento. Nella volta sono depinte tutte le città e terre del<br />
duca, vi è <strong>un</strong>a tavola <strong>di</strong> marmo bellissima, molte varie et altre antiche gentilezze.<br />
Il palazzo trattando del nuovo, in particolare è bellissimo con porta <strong>di</strong> misti o finti, che<br />
sono artifitiosissime e vaghissime con stanze ample e soffittati dorati e depinti o<br />
intorniati o volte stuccate e dorate e depinte con bellissimi repartimenti, esono<br />
appartamenti commo<strong>di</strong>, or<strong>di</strong>nati et in tutto all‟italiana. Vi sono alc<strong>un</strong>i corridoi<br />
l<strong>un</strong>ghissimi pieni <strong>di</strong> corna <strong>di</strong> cervie <strong>di</strong> stranissime maniere, delle quali in molt‟altri<br />
luoghi del palazzo ne sono appiccate de molte. Il palazzo <strong>di</strong> fuori è tutto <strong>di</strong>pinto, non<br />
avendo pietra per far conci. Vi sono però dui gran<strong>di</strong>ssimi portoni <strong>di</strong> pietre mischie rosse<br />
e nere e guarnite con statue gran<strong>di</strong> e molto polite <strong>di</strong> bronzo, come è <strong>un</strong>a grande statua<br />
della madonna col bambino col motto sotto Patrone Baverie. Ha sua altezza per li<br />
stu<strong>di</strong>oli due simili alla trib<strong>un</strong>a <strong>di</strong> Firenze, dove sono <strong>di</strong> gioie <strong>di</strong> minerali <strong>di</strong> lavoro de<br />
torni <strong>di</strong> stravaganze <strong>di</strong> natura e <strong>di</strong> gentilezze simile tutto quello che si può desiderare,<br />
aggi<strong>un</strong>to pitture tarsie, e lavori d‟eccellenti maestri, de quali egli molto si deletta,<br />
tenendone sempre provisto <strong>di</strong> qualc<strong>un</strong>o.<br />
Il giar<strong>di</strong>no, nel quale per <strong>un</strong> ponte entra il duca sempre, chi vuole et è tutto le fenestre<br />
del palazzo e assai amplo, ha <strong>un</strong>a grande e bella peschiera dove stanno molti cigni e ci<br />
sono fontane attorno assai, dui casini assai vaghi, gran<strong>di</strong> e spatiosi viali et infinità de<br />
fiori e <strong>di</strong> frutti e più belli e più carichi <strong>di</strong> frutti ch‟io abbia visti mai, ne pure in Italia. Vi<br />
sono viti, fichi, granati, et altre gentilezze fuor dell‟uso del paese, che per la rigi<strong>di</strong>tà<br />
dell‟aria non lo conduce, et è in somma il più delitioso giar<strong>di</strong>no d‟Alemagna.<br />
Questa città fa cinquantamila anime e d‟avantaggio gente assai polita e devota e vi si<br />
vede <strong>di</strong>mostratione <strong>di</strong> pietà gran<strong>di</strong>ssima. Vi vedemmo a dar l‟anello a due spose nel<br />
domo, con alc<strong>un</strong>e cerimonie, fra le quali, dopo che si è fatto tutto, danno da bere a tutti<br />
quelli che l‟accompagnano nella propria chiesa, essendo il bere in Germania tanto<br />
comm<strong>un</strong>e, che in occasione <strong>di</strong> nozze, <strong>di</strong> mortorii e <strong>di</strong> ogni altro congresso civile termina<br />
sempre la cerimonia. I sud<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> questo principe vivono all‟italiana, pagano più<br />
grabezze che nell‟altri stati, la giustitia vi amministra con severità, ne è chi ar<strong>di</strong>sca<br />
strapazzare il principe; tanto più ora che commanda il duca Massimiliano, che mi pare<br />
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