Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

in un banchetto per la concorrenza del suo voto in sua maestà cesarea, che portò poi
anco seco quello del Palatino, e di Brandeburgh poiché avevano dato ordine a loro
commissarii, che seguitassero Sassonia con poco accorgimento. Al primo di settembre
seguitando per il Reno, trovammo Chesen, et altre terre grosse di qua e di là del fiume
di Magonza, come Pignorich, Embach, et altre cominciai poi a trovare le terre del
Palatinato e prima di tutte Baccarach famoso per il vino, che si ha il migliore del Reno,
e veramente sono colline tutte nel sasso verso il fiume che fanno bellisima veduta. Sono
in guardia di questa, et altre terre convicine gli spagnoli in particolare nel forte in mezzo
al Reno sotto detto Baccarach, ch‟è passo d‟importanza. In queste terre del Palatinato è
oggi l‟esercitio cattolico, bencé pochi si riduchino per ancora. Viddi poi Rinfelz,
castello del Langravio d‟Assia, dove poco sotto entra nel Reno e la Mosella, sopra la
quale ha un ponte di pietra di quattordici archi. Dirimpetto alla città, dalla destra riva del
Reno ha un fortissimo castello in un poggio rilevato fortificato in buona parte alla
moderna, et è delle migliori fortezze d‟Alemagna, e ben munito, e guardato. La terrra è
grossa, ricca, e mercantile, et ha onorevoli chiese, e tutto dell‟arcivescovo di Teveri,
chiamato monsignor Lottario (...). Ha questo arcivescovo trecentomila talleri d‟entrata,
et uno stato molto importante per il confine di Fiandra e Francia, in particolare è
cavaliero del paese, uomo molto assegnato e che preme in arricchire la sua casa. Non è
stimato di grande inclinatione verso l‟imperatore e la città d‟Austria, e si ha più tosto
d‟inclinatione francese, che altrimente aderisce più volentieri a Baviera. Non ha però
mancato di concorrere volentieri a tutte le spese della guerra per la sua rata, e tiene oggi
ben presidiato lo stato suo. Fin qui si trova tutto lo stato pieno di vigne, e se bene anco a
Colonia vi ne sono, non sono però in concetto i vini del Regno più a basso, benché tutti
a mio parere siano crudi e poco buoni.
Alli 12, seguitando per il Reno il viaggio vedemmo Linz dell‟arcivescovo di Colonia, et
altre terre del duca di Cleves, che comincia ad averne qualcuna qui, possedute dal
marchese di Brandemburgh. Andammo a cena a Bona posta alla sinistra del Reno, terra
molto grossa dell‟arcivescovo di Colonia, e dove egli suole per il più risedere. Vi sono
una bella piazza, chiese onorevoli, e vi si fabrica un convento a cappuccini. È assai forte
di fosse e di muraglie, e baluardi, e vi tiene l‟arcivescovo, essendo terra di grande
importanza ottomila fanti di presidio.
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