Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

stesso modo un essere umano prende la decisione di muoversi da un luogo
mentale all‟altro.
Si deve necessariamente sottolineare che il viaggio mentale offre una
più vasta gamma di luoghi possibili da visitare e in tempi diversi. Spostarsi
concretamente da un posto ad un altro non è sempre fattibile o comunque
non di facile realizzazione per diverse complicazioni che sono il tempo, le
capacità di organizzazione, la disponibilità economica, il mezzo a
disposizione, la lontananza e così via. Esistono, quindi, dei limiti concreti.
Tali limiti non esistono nel viaggio mentale.
Il solo fatto di aver pensato all‟opportunità di trovarsi altrove offre la
possibilità di raggiungere il luogo agognato pur senza muoversi. La forza
dell‟immaginazione sovrasta di gran lunga quella della realtà e permette di
sognare e fantasticare in ogni modo ed in ogni momento, malgrado si sia
andata formando nei secoli la coscienza della contrapposizione tra realtà ed
aspirazione.
Ed ecco che da un momento all‟altro il viaggiatore che è dentro ad
ogni essere umano si trova catapultato in luoghi e situazioni più o meno
conosciuti e più o meno lontani nel tempo e nello spazio. Ma lo
spostamento intellettivo usufruisce di un contrassegno che non esiste nella
concretezza: l‟annullamento degli spazi fisici e temporali. Sono e mi trovo
nello stesso momento in epoche future e passate, in luoghi surreali o
concreti. Incarno, contemporaneamente, tutte le mie personalità, i miei
dubbi e le mie certezze, i miei desideri folli ed irrealizzabili; sono soggetto
a continue trasformazioni.
Lasciando da parte il discorso sulla pluralità personale nel viaggio
intellettivo, già sufficientemente esaminato, vorrei concentrare l‟attenzione
sul progetto esposto inizialmente, ovvero quello di evidenziare quali sono i
punti di contatto tra il viaggio fisico e quello mentale. Si è detto che nel
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