Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

mantiene uno stretto legame con il proprio ricordo, e quindi anche con il
proprio passato. Rievocare un fenomeno significa, infatti, riportare a galla
ciò che si è vissuto in un altro tempo. Così, chi ricorda si trova di fronte ad
una sorta di replica del proprio passato resa possibile dal viaggio mentale a
ritroso nel tempo.
Ma, il momento che si sta cercando di riportare alla luce non sempre
viene rivissuto – quasi mai – con la stessa nitidezza originaria perché il
bagaglio di esperienze che si arricchisce negli anni, lo sgretolarsi delle
trame nervose e l‟oblio contribuiscono a velarne la limpidezza primordiale.
Malgrado i vari gradi di offuscamento con cui il ricordo si può ripresentare
alla memoria, assumendo la forma di una diapositiva sfocata o di un puzzle
incompleto, il processo di reminiscenza è possibile soltanto attraverso la
memoria episodica.
Ci si allontana dalla realtà del presente e si affronta un viaggio a
ritroso nel tempo dove le tappe e i monumenti sono già conosciuti dal
pellegrino, ma non riconosciuti. Tanto è vero che nel momento stesso in cui
si è protagonisti di una vicenda, in particolar modo per quelle tragiche, non
si è abbastanza obiettivi per poter apprendere e dare un senso a ciò che
accade. Soltanto con il distaccamento emotivo, manifesto del trascorrere
del tempo, si è in grado di dare un senso all‟avvenimento e di apprendere
da esso.
Il lenimento del dolore e del suo ricordo è garantito dal trascorrere
del tempo e rende possibile un‟analisi oggettiva dei fatti. Se non altro,
l‟attenuazione delle passioni originarie permette un‟indagine più lucida 59 .
Ecco, quindi che l‟autobiografia assume le forme di un viaggio
59 S. Natoli, Il saper dimenticare, il dover ricordare, relazione presentata al IV Convegno Nazionale della
Libera Università dell‟Autobiografia: Narrazione e Terapia, svoltosi l‟11 maggio 2002 ad Anghiari e
raccolto in Il prisma autobiografico. Riflessi interdisciplinari del racconto di sé, a cura di I. Gamelli,
Milano, 2003, pp.44-45.
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