Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

tragitto, alla quale dedica ben nove pagine del diario, non approfondisce
con dovizia di particolari le sue visite nelle località precedenti.
Partito il 2 di settembre da Viterbo e arrivato nella città ligure il
giorno 5 del mese successivo, l‟autore del nostro diario, vista la velocità nel
seguire il suo itinerario, dà modo di pensare che si potesse trattare di un
giovane pieno di energie, di un esperto viaggiatore o di entrambi.
La visita a Napoli, relazione indipendente dalla prima ma
presumibilmente non troppo distante nel tempo, è concisa e, se si escludono
alcune piacevoli considerazioni a proposito dei principali monumenti
antichi, non particolarmente entusiastica.
Il manoscritto presenta, oltre alle considerazioni finora osservate, una
certa meticolosità nell‟annotazione delle date degli spostamenti da una
località all‟altra, della densità di popolazione e delle distanze espresse in
miglia. Non mancano peraltro osservazioni sulle fortificazioni delle località
visitate, elemento di grande importanza per l‟epoca, e delle reti viarie
cittadine. Dall‟alternanza delle persone verbali, la prima singolare e la
prima plurale, si intuisce che il nostro anonimo condividesse l‟esperienza
del viaggio con altri personaggi, purtroppo mai singolarmente menzionati,
fattore che ha reso impossibile una loro identificazione. Secondo le
consuetudini dell‟epoca si sarebbe potuto trattare di compagni occasionali,
idea avvalorata dal fatto che la relazione inizi con la prima persona
singolare e che solo a racconto avviato e in alcune occasioni i riferimenti
siano al plurale. È inoltre credibile che, visti i numerosissimi rimandi ai
nomi latini attribuiti dagli autori antichi alle località toccate in
quest‟itinerario e alle informazioni storiche riportate, il nostro anonimo
viaggiasse guida alla mano.
Verosimilmente il nostro manoscritto sarebbe un autentico diario di
viaggio, una relazione scritta in loco e in tempo reale. A suggerire questa
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