Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

maritata al principe di Portogallo, figliolo che fu di Don Antonio di Portogallo, la quale
risiede col marito all‟Aia, et ha figlioli, e fra gli altri un giovane grande e di spirito che
milita sotto la disciplina del zio, et è come il padre buon cattolico, et a questo si
morissero senza figlioli lasciarebbono buona parte de loro beni.
Dopo essermi licentiato da sua eccellenza il 11 di settembre con carretto, pigliando
accanto il Reno per l‟isola che è fra esso et il Vahel, e passando per una piccola terra,
dove veddi molti cattolici, che di Amelin c‟erano venuti alla messa, passando il Reno
entrammo nella ducea di Gheldria, et andammo a magnare a detta città d‟Arnelim, che è
quella dove risiedono li stati della provincia. È posta alla destra riva del Reno fortificata
da tutte le bande del Reno, con fortificatione da terra alla moderna e larghissime fosse e
da quelle del fiume con fortificationi molto belle di mattoni. Dentro non vi è cosa
insigne, ha una chiesa molto capace, con un grossissimo et alto campanile, le strade, e
piazze assai onorevoli, il paese è molto bello, con colline assai dolci, e bonissimi pascoli
per tutta sorte de bestiami. Da Arnem vi è un canale fatto per comodità di questa città
fino a Nimegha, che siede sopra la sinistra riva del Vahel, la sera fummo a cena qui. È
città posta in una bellissima collina, et essendo di frontiera a Grulch, et altre piazze de
spagnoli, è eccellentemente fortificata e vi stanno sempre più di millecinquecento fanti
di presidio et un governatore che di presente è il signore Lanfranco Ciarles, bravo e
cortese cavaliere, et è governatore oltre alla piazza, del paese di Cleves e Giulich
posseduto da gli olandesi. Ha un castello antico, ma le fortificationi sono tutte moderne
e reali; dentro ha bella piazza, una nobil casa della villa, e buone case ben abitate, e con
molti artigiani e fa sopra trentamila anime. All‟incontro della città dall‟altra parte del
fiume vi è un forte di sei baluardi ben guardato.
Alli 12 fui a magnare a Tiln su la destra del Vehel terra picciola, ma forte in mezzo a
paduli e ben fortificata. La sera a cena a Bomel picciola città su la sinistra del Vehel,
forte assai, con presidio, e molto gelosa, rispetto alla vicinanza di due leghe di Bolduch.
Ha una bella piazza lunga assai, et è ben abitata e da gente civile come tutte le città di
questo paese nel quale scordava [...] di due cose osservate; l‟una su le rive delli fiumi,
tanto del Vahel che è il più vicino al paese de spagnoli, come del Reno. A ogni ottavo di
miglio vi sono certe casette con alcune pertiche sopra il tetto molto alte, alle quali sono
appiccicate certe pignatte di ferro, dove accendono il fuoco per darne segno sempre, che
l‟inimico volesse passare in qualche luogo, e continuano questi per più di cento miglia.
87