Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...
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ellissima via, e molto piana a Foligno, Fulgineum chiamato, o Fulcenius da tutti gli<br />
antichi.<br />
Giace in amenissimo sito, e piano, e corre appresso alle sue mura il fiume Tupino, <strong>un</strong><br />
ramo del quale passa, e <strong>di</strong>vide per il mezzo, e fa macinare in due molini nove macine<br />
per ciasc<strong>un</strong>o. E‟ bella città con belle strade, e cose onorevoli, et <strong>un</strong>a magnifica piazza,<br />
dove risiede il Palazzo de Priori e del Governatore, et anco il domo sotto il nome <strong>di</strong> San<br />
Filitiano vescovo e martire lor avvocato, il quale è e<strong>di</strong>ficato modernamente con <strong>di</strong>segno<br />
simile al Giesù <strong>di</strong> Roma, ben è vero che patisce <strong>un</strong> poco nella poco altezza. Vi sono<br />
molte pitture moderne raggionevoli, ma fra l‟altre <strong>un</strong>a del Mutiano assai bona. Evvi poi<br />
nella chiesa delle monache <strong>di</strong> Sant‟Anna, <strong>un</strong>a tavola <strong>di</strong> Raffaele d‟Urbino, depintosi<br />
entro la Madonna in cielo con il bambino in braccio, et in terra San Giovanni Battista,<br />
San Francesco e San Geronimo, et il ritratto d‟<strong>un</strong> tale secretario, credo <strong>di</strong> Giulio<br />
Secondo, che la fece fare, e nel mezzo <strong>di</strong> queste quattro figure, <strong>un</strong> angioletto ignudo<br />
mirabile come sono tutte l‟altre figure, e basta <strong>di</strong>re ch‟è delle belle cose che faceva<br />
Raffaello è, anco in San Nicola, <strong>un</strong>a tavola antica compartita in più vani, ne quali sono<br />
depinti oltre a <strong>un</strong>a natività <strong>di</strong> Nostro Signore alc<strong>un</strong>i santi, e <strong>di</strong> sotto nel piede stallo evvi<br />
la storia della passione in figure picciole, ma d‟esquisita <strong>di</strong>ligenza, e benché sia materia<br />
<strong>un</strong> poco secca, è però opera bellissima et è d‟<strong>un</strong> tale Nicolo <strong>di</strong> Foligno. Sonvi molt‟altre<br />
chiese et assai ornate, et è città che, secondo la relatione degli abitanti, fa <strong>di</strong>ecimila<br />
anime, et ha il contado molto ameno, e pieno <strong>di</strong> ville; favvisi anco <strong>un</strong>a notabil fiera <strong>di</strong><br />
mercantie.<br />
Di Foligno partii il dì 7 e lontano <strong>di</strong> due miglia cominciai a salire gli Appennini sopra il<br />
giogo de quali verso Colfiorito sono bellissime praterie e colline vaghe et acque<br />
perfettissime, ma fra l‟altre fred<strong>di</strong>ssima et eccellente la trovai a Seravalle, donde<br />
seguitando il camino sempre l<strong>un</strong>go la riva del Chiento, che nasce nel detto luoco <strong>di</strong><br />
Seravalle, lasciando l‟Umbria entrammo nella Marca ove sopra colli bellissimi e<br />
coltivati, a mano destra del fiume ved<strong>di</strong> Caldarola patria del car<strong>di</strong>nale Palotta abbellita<br />
da lui, così con l‟e<strong>di</strong>fitii per l‟uso umano come per il culto <strong>di</strong>vino, e veramente è <strong>un</strong><br />
bellissimo sito.<br />
Più oltre tre miglia nella mano manca sopra <strong>un</strong> erto colle si vede Belforte, patria del<br />
car<strong>di</strong>nale Sannesio, et è picciolo castello e per quel che si vede poco civile. E finalmente<br />
s‟arrivò a Tolentino patria <strong>di</strong> San Nicola, le cui reliquie si tengono lì con gran<br />
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