Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

uno dei nostri io si fa tessitore 42 .
Sono molti coloro che, arrivati alla stagione della maturità, avvertono
la necessità di parlare di sé, di ciò che sono o non sono stati. Si pensi
all‟importanza che riveste l‟immenso archivio di Pieve S. Stefano 43 , culla
di migliaia di diari composti da letterati, personaggi di rilievo o da
semianalfabeti.
L‟autobiografia è il vero viaggio di formazione dentro se stessi, dove
l‟interessato deve fare i conti con i fantasmi, le chimere, i momenti felici o
quelli tragici della propria esistenza. Pertanto, è chiaro come lo sforzo
mnemonico comporti grosse difficoltà al momento del disseppellimento di
ciò che è stato inumato dall‟oblio, dal tempo o da un‟azione della
coscienza.
Grandi filosofi ed artigiani dell‟esistenza si sono cimentati nella
scrittura della propria memoria per sete di fama, per soddisfare il loro
sentimento di vanagloria, per puro narcisismo, per attingere denaro, per
fare chiarezza sulla loro condizione di essere umano, per scopi pedagogici,
per dare un senso alla propria esistenza.
L‟autobiografia si è fatta carico, sin dalle epoche più remote della
filosofia classica, di ogni esigenza espressa e in un modo o nell‟altro ha
cercato di soddisfarle.
42 D. Demetrio, Raccontarsi: l’autobiografia come cura di sé, Milano, 1996, pag. 33.
43 L‟Archivio “diaristico” in questione, tra i più grandi ed importanti d‟Europa, si trova, appunto, a Pieve
Santo Stefano nella provincia di Arezzo.
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