Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...
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monasteri, ville incantevoli, palazzi con zoo privati fino ad arrivare in<br />
Baviera, nelle terre possedute dall‟arciduca Leopoldo 108 . Le tappe<br />
successive sono fugaci, giusto il tempo <strong>di</strong> darsi <strong>un</strong>o sguardo attorno e <strong>di</strong><br />
trovare <strong>un</strong>a locanda in cui potersi rifocillare e riposare.<br />
Dopo essersi lasciato la Baviera alle spalle, entra nelle terre <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />
certo barone austriaco-lusitano, a quei tempi detenuto nelle carceri<br />
persiane, “dove alle mani <strong>di</strong> quella canaglia si sta malissimo e si paga<br />
stravagantemente”.<br />
Il primo <strong>di</strong> luglio, attraversando le aperte pianure austriache, arriva a<br />
Linz, “capo dell‟Austria superiore”. La città gli appare piccola, modesta ma<br />
graziosa, e <strong>di</strong>sseminata più <strong>di</strong> chiese luterane che cattoliche. Finalmente,<br />
dopo aver costeggiato per <strong>un</strong> altro giorno le rive del Danubio in parte in<br />
barca e in parte via terrestre, per via dell‟impetuosità del fiume, ed aver<br />
ammirato la floridezza delle vigne e la bellezza delle colline, il 2 luglio<br />
arriva a Vienna, “città principale dell‟Austria inferiore e metropoli dove<br />
hanno residenza or<strong>di</strong>naria i principi d‟Austria e l‟imperatori molte<br />
volte” 109 . Secondo quanto stimato dal nostro A.V., la città conta<br />
settantamila abitanti e circa trentamila borghi che la costellano. È cinta da<br />
fortificazioni inespugnabili, ideate dall‟imperatore Fer<strong>di</strong>nando I, dopo aver<br />
sofferto l‟asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Solimano 110 . Fer<strong>di</strong>nando II, l‟imperatore<br />
108 Si tratta <strong>di</strong> Leopoldo Guglielmo d‟Asburgo, arciduca d'Austria (Wiener Neustadt, 5 gennaio 1614 –<br />
Vienna, 20 novembre 1662), figlio <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando II d'Asburgo e <strong>di</strong> Maria Anna <strong>di</strong> Baviera, e fratello<br />
minore <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando III. Nel 1625 venne or<strong>di</strong>nato vescovo ed occupò le se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Halberstadt,<br />
Magdeburgo, Olomouc, Passau, Breslavia e Strasburgo; dal 1641 ricoprì anche la carica <strong>di</strong> Gran Maestro<br />
dell'Or<strong>di</strong>ne Teutonico. Prestò servizio militare come generale durante la Guerra dei Trent'Anni,<br />
combattendo in Svezia e Boemia. Fu nominato governatore dei Paesi Bassi spagnoli nel 1647, fissò la sua<br />
residenza a Bruxelles e, con l'aiuto del pittore David Teniers il Giovane, raccolse <strong>un</strong>a preziosa collezione<br />
<strong>di</strong> opere d'arte fiamminghe e italiane, nucleo del K<strong>un</strong>sthistorisches Museum <strong>di</strong> Vienna. Alla sua morte,<br />
venne designato come suo successore il nipote Carlo Giuseppe, che però morì <strong>di</strong> lì a poco in giovane età.<br />
109 Ms 1671, p. 39<br />
110 Nel 1527 il sultano Solimano il Magnifico, nella sua spinta espansionistica verso l'Europa, aveva<br />
occupato la citta <strong>di</strong> Buda, nel Regno d‟Ungheria. Grazie all‟appoggio <strong>di</strong> <strong>un</strong>a parte della nobiltà<br />
<strong>un</strong>gherese, del papa, <strong>di</strong> Venezia, della Francia e dell‟Inghilterra, tutti in contrapposizione alla Casa degli<br />
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