Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

casa della villa, dove si ragunano gli stati dell‟Austria inferiore che consistono in
ecclesiastici, nobili e cittadini, se bene per le cose più communi vi intervengono solo
per il più i nobili et i borghesi, et in un bel palazzotto con un ornato salone, dove, oltre
all‟altre funtioni, si sogliono sempre fare i banchetti e le danze delle nozze de nobili.
Nel regimento si tratta di tutto il governo civile della città, e provincia, tanto delle liti,
che hanno i loro giudici, quanto delle cose spettanti all‟abondanza, grascia, e simili
bisogni della città, delle quali non s‟impaccia il prencipe, sotto nome del quale però si
mandano tutti i bandi. Il Roctaus è il luogo della giustitia criminale, dove parimente
intervengono giudici della provincia e si definiscono le cause di questa qualità. Fuori
della città sono molti giardini assai vaghi ma piccioli; imparticolare l‟imperatrice ne fa
adesso accomodare uno da giardinieri italiani assai bene, dove vi ha molti vasi d‟agrumi
et altre gentilezze. Vi è verso la parte d‟Ungheria il giardino che chiamano di Solimano,
fabricato dall‟imperatore Ferdinando Primo nel luogo intorno dove, all‟assedio di
Vienna, Solimano aveva il suo quartiere e, dove egli aveva i padiglioni, ha fabricato
bellissime casine in quelle in simil forme assai riccamente, e dall‟una casa all‟altra è
tirata una cortina di muro, e dentro al giardino vi sono corridori di loggie lunghissime, e
fuori del giardino alla parte che guarda Vienna vi sono due loggie spatiosissime e
lunghissime, che veramente hanno del prencipe grande, e certo che questo luogo de
prencipe vi sono alcune belle fontane di statue di marmo bianco, ma non vi è che
pochissima acqua e maltenuta. I luterani non hanno esercito nella città, ma fuori a un
miglio in circa in una villa chiamata Armolz. Quivi concorreno in grandissimo numero,
hanno una stanza assai capace in alto, e da una finestra d‟essa, che riesce in un gran
cortile dove è posto un pulpito, predica il loro predicante, stando i nobili in una stanza e
la plebe nel cortile et attorno esso da terrazzini, che con più ordini lo circondano. Finita
la predica cantano alcuni (…) et in loro piattoni consacrano il pane et il vino, e dopo, da
una parte dell‟altare, vanno a pigliare per mano d‟uno di quei ministri il comunichino
come è noto, e passando dentro al altare dall‟altra parte per mano d‟un altro in vino nel
calice. Hanno l‟immagine nel altare di Nostro Signore della Madonna e dell‟evangelisti.
Imagini d‟altri santi non amettono. Non usano lumi qui, si bene altrove, come a Praga,
Ratisbona gl‟usano, di che si vede il poco fondamento ch‟hanno nell‟uso, etiam delle
loro cerimonie. Usano le cotte e per il più tutti grassi, e bisogna che sia così
necessariamente perché essendo pochi, e ben pasturati (salvo l‟interesse dell‟anima),
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