Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

moschetto alle trincere, come col cannone, asserendo di tirare come fra giorno e notte
come sette libre grosse di polvere, e da quello che io veddi poi, mentre stetti nel campo
cattolico, credo, che dicessero la verità, ne mancavano con granate, mine, e molte sortite
di travagliare incessantemente. L‟inimico afflitto per l‟incomodità e per la carestia del
vivere assai più senza comparatione de gli assediati, i quali lasciai che sempre
attendevono a nuove fortificationi avendo uomini in abbondanza da lavoro e che per
esser ben pagati, e farlo anco con poco lor danno travagliavano grandemente. Da
Bergem la sera con la barca arrivammo a Lillo vedendo lungo la Schelda una
grandissima campagna con le ruine ancora di molti villaggi assorbiti dal mare molti anni
sono. Lillo è gran forte alla mano manca della Schelda per andare verso Anversa, et
hanno all‟incontro un altro pur d‟olandesi, quali hanno con qusìesta chiave avuto il
passaggio del fiume, et in conseuquenza levat il trafico del mare ad Anversa, cosa per
loro di grandissima importanza rispetto all‟averlo tutto ritirato necessariamente in
Amsterdam. Qui s‟esce dal dominio delli stati, peò bisogna farlo con passaporto, ne
passano più oltre li vascelli olandesi ma s‟imbarca in quello di Brabante, con uno de li
quali alli 26 ci incamminammo per Anversa, e trovammo il primo forte de spagnoli di
Nordam, e più avanti in una punta fra un fiume che entra nella Schelda et essa, il forte
Perlin et appresso li forti di San Filippo e Santa Maria dirirmpetto l‟uno all‟altro, fra i
quali il duca Alessandro di gloriosa memoria, mentre fece quella famosa catena, che
unisce Anversa a tornar alla sua obbedienza. Della qual città prima di parlare parmi ben
dire qualche cosa di quello che ho osservato circa alla natura, et i costumi de popoli
d‟Olanda, e la qualità di quel paese; questa per rispetto all‟esser porto si può dir per
quello, che dalla natura dà sotto l‟acqua, già che se non fusse parte de ricchi sarebbe
tutto un mare. Ha l‟aria umida, e grossa, ella è però travagliata da venti imparticolare
settentrionali, che vi passano gagliardamente, e tanto più che non vi è impedimento o di
monti o di boschi e non vi sono gran freddi. Il terreno è grassissimo fuorché in quella
parte, che è vicina al mare che è arenosa, e dove però si vede infinità di conigli; la
coltivaione è pochissima, bastandoli con i molini d‟acqua e con i fossi e dicchi di
tenerlo asciutto, et abile al pascolo at alla falce, non si curando di cavarne altro frutto,
che col bestiame, e questo generalmente. Vacina però questo profitto molto grande,
facendo più latte una vacca d‟Olanda che quattro di Lombardia, non che della campagna
di Roma o dìaltrove in Italia, ne è maraviglia già che il terreno è fondatissimo, e con
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