Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

constitutioni che si danno in mano a soldati in molti
luoghi, sarebbono i villani troppo ricchi 115 .
La descrizione che fa dell‟imperatore Ferdinando II sembra
piuttosto obiettiva. Questo, viene dipinto come un bell‟uomo dallo spiccato
senso della religione, di buon giudizio ma incapace di prendere decisioni se
non con l‟ausilio del Consiglio dando maggiore ascolto al signore di
Eckersberg dal quale si lascia influenzare. È paziente nelle trattative,
benevolo ma ferreo nel caso di torto. Il suo essere malleabile lo porta a
soccombere ai privilegi che molti dei suoi principi riescono a estorcergli ai
danni delle milizie alle quali, per controbilanciare gli sperperi dei primi,
non viene pagato il soldo. Le spese di corte sono giudicate come eccessive
e come se non bastasse le entrate non vengono registrate regolarmente e
con dovizia, di modo che gli sperperi si moltiplicano a dismisura. Scrive
ancora il viaggiatore
115 Ibid.
Averà l‟imperatore cinque milioni di tallari intieri
d‟entrata, e paese da cavarne diece, se egli si sapesse
valere della congiuntura del tempo, adesso che li
boemi, i moravi, la Slesia, e l‟Austrie sono
ragionevolmente decadute per la loro aperta
ribellione da loro privilegi. E sarebbe facilissimo a
sua maestà, ora che è armato, o quando che era più
armato d‟adesso, il farlo; però è tanta entrata questa
che, rispetto alla spesa che ha l‟imperatore nel
principio de moti di Boemia due milioni di contanti,
averebbe potuto formare in poche settimane un
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