Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

Croce chiesa de canonaci regolari, assai capace e bella dove si vede il miracolo d‟un
ostia diventata carne, come chiaramente si vede; sonvi altre chiese assai devote e ben
tenute.
Oltre alla chiesa et edifitii pubblici vi è il Palazzo della Signoria fabricato nuovamente
con una bella facciata de conci, bellissimi saloni, et altre comodità. Hanno la beccaria
pubblica, l‟arsenale, la pescaria, e molti granari tutti con bonissimo ordine, vi sono tutte
insieme, e rinchiuse come in un ghetto 108 casette fabricate da fuccheri nelle quali
abitano poveri cattolici, che però lavorino e, mancando una fameglia, vi introducono i
detti signori un altra, et hanno fatto e fanno altre grande opere pie per tutto la città. Vi è
l‟ospidale per uomini e donne vecchie, che hanno stanza e vitto in vita loro, pagando
una sol volta cento fiorini all‟entrare. Vi sono elemosine pubbliche, et altre molte buone
institutioni. Gl‟abitanti della città sono uomini ingegnosissimi nell‟arti meccaniche
imparticolare nell‟orioli, trina et argentaria, fanno armi d‟arte et ogni altra gentilezza. Il
governo è aristocratico di molte fameglie più nobili, i decemuri, che sono in vita et
hanno molta autorità, e sopratutto sono sempre cattolici, e la metà protestante, ma
vivono però in una concordia senza esempio, mirando ciascuno al ben publico. Sono
buoni imperiali, et ha giovato molto per mantenerli ben affetti alla parte di sua maestà
ne presenti motivi l‟autorità de signori fuccheri, la quale nel Senato e nella città è
grande per la loro munificentia e per il numero delle fameglie, et uomini di valore, che
sono, essendo oggi divisi in più di dodici case, con più di centomila scudi d‟entrata fra
tutti, che consistono in casali e terre in Svevia e Baviera vicine tutte alla città, nelle
quali i lor vassalli tutti sono bonissimi cattolici. Le donne in questa città sono assai
belle, et hanno un abito molto modesto e grave. D‟Auspurgh, per la posta, rispetto al
sospetto dell‟assassinamento de soldati, mi partii la sera de 21, e la notte fui a Donavert,
città posta su la sinistra riva del Danubio, e ragionevolmente forse era città imperiale,
ma il duca di Baviera l‟ha occupata in questi moti, e vi tiene guarnigione. È piccola, e la
maggior parte delli abitanti sono luterani, ne vi è essercito cattolico, e si tengono ben
guardati con soldatesche; qui o poco avanti comincia lo stato del marchese d‟Asprach
calvinista della casa di Brandemburgh, quale è molto amplo, caminandosi per il suo più
d‟ottanta miglia; sono però paesi sterilissimi, imparticolare verso Nerimbergh, dove
sono tutti (...) ne vi è altro che molte selve di pini, pascoli assai sottili e campagne abili
solo a produrre migli, e biade così fatte. Sopra alla terra sulla mano dritta si vede una
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