Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

esoconto di alcune chiese. “Il supremo dominio della città”, continua il
nostro viaggiatore, “è dell‟arciduchi dell‟Austria, ai quali è l‟appellatione
del vescovo, che n‟è principe eletto dal capitolo con consenzo di detti
supremi” 105 .
Dopo aver soggiornato tre giorni nel capoluogo trentino,
attraversando la bellissima campagna e facendo tappa a Bolzano, “terra
grossa e mercantile” 106 , il giorno di San Giovanni giunge, ovvero il 24 di
giugno, giunge a Bressanone. Si tratta di una graziosa cittadina, circondata
da belle valli ricche di vigneti. Superata Bressanone, il viaggio si complica
per via delle salite montane che conducono il nostro viaggiatore, la sera
medesima a Vipiteno. Sterzigh, così denominata nel manoscritto, è
[…] bella terra in una vaga pianura, ricca assai di
pascoli, ma povera per il soverchio freddo delle
montagne vicine, ma abbondante d‟ogni altra cosa.
Notai in questo luogo le case bianche tutte di fuori
senza gronde ma con canali di legno che portano via
l‟acqua che piove sopra i tetti, e fanno tutte
del Buonconsiglio, realizzando un nuovo edificio all'interno della struttura del castello, il cosiddetto
Magno Palazzo.
Clesio fu consigliere dell‟imperatore Massimiliano I e contribuì, in qualità di principe-vescovo e membro
della dieta imperiale, all‟elezione di Carlo V nel 1519. Inoltre ricoprì il ruolo di gran cancelliere
imperiale, di responsabile della politica estera dell'Impero e di presidente del Consiglio segreto di Vienna.
Clesio si adoperò per l'organizzazione del Concilio di Trento, allo scopo di trovare una mediazione tra la
Riforma protestante, che si stava diffondendo all'interno delle terre dell'Impero, e l'autorità papale. Nel
1530 venne nominato cardinale da papa Clemente VII a Bologna. Con la morte di papa Clemente VII,
divenne il candidato proposto dai vescovi tedeschi e dall'imperatore per il conclave del 1534, ma la sua
vicinanza alla corte imperiale, ritenuta eccessiva dagli ambienti romani, fece sfumare le sue ambizioni
papali. Al suo posto, infatti, venne eletto papa Alessandro Farnese, sotto il nome di Paolo III. Nel 1538
quest‟ultimo gli affidò l‟amministrazione della diocesi di Bressanone. Qui morì il 30 luglio del 1539
durante un banchetto. A Clesio succedette il cardinale Cristoforo Madruzzo. Per la biografia si leggano:
P. Prodi (a cura di), Bernardo Clesio e il suo tempo, Roma 1988; D. Primerano, Bernardo Clesio :
signore del Rinascimento, Trento 1984.
105 Ms 1671, p. 32
106 Ivi, p. 33
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